«Domenica accompagnato da Pepe, il mio cane guida, sono andato a messa nella parrocchia di Santo Stefano a Sesto - racconta Francesco, un giovane non vedente sulla pagina Facebook Sesto Segnalazioni - Come abitualmente faccio, in questa come nelle altre Chiese dove mi capita di recarmi...».
L'uomo, quindi, rimane in disparte fino al momento della comunione, quando, aiutato da una signora, viene incanalato nella coda per prendere l'ostia consacrata. A quel punto il cane si agita e abbaia. Finisce lì ma poco dopo la signora che lo aveva aiutato lo avverte che il prete vuole parlargli. Il prelato, secondo quanto riferisce il giovane, gli si rivolge in maniera tutt'altro che bonaria, spiegandogli che il cane in chiesa non va troppo bene. Un conto se stesse tranquillo ma, se disturba la funzione deve restar fuori perchè gli anziani si spaventano. Il giovane non vedente resta di stucco non si aspettava una reprimenda e così ricorda al sacerdote che in chiesa entrambi sono «ospiti», poi si congeda, dicendo che troverà accoglienza in altre chiese. Allunga la mano per salutare ma il prete la stringe debolmente senza neanche mezza parola di buon augurio per il Natale.
«Questo signore con il cane era più volte venuto in chiesa- ha spiegato poi il sacerdote intervistato da Milano Today- e non gli avevamo mai detto nulla. Qualche giorno prima di Natale però ha partecipato alla messa e il suo cane, in mezzo alla gente, con i canti e la musica, si è messo ad abbaiare.
Per questo l'ho raggiunto appena possibile e gli ho detto che ero preoccupato del fatto che il cane si agitasse spaventando le persone anziane. Non ho mai detto di lasciare il cane fuori dalla chiesa ma di non portarlo in mezzo alla navata. La mia proposta è che avremmo potuto portargli noi l'eucarestia ma lui non ne ha voluto sapere e se n'è andato»
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