Metrò, controllori presi a bottigliate

Due sudamericani ubriachi rifiutano di scendere dal convoglio

Metrò, controllori presi a bottigliate

Due ubriachi sono stati fermati l'altra notte per aver aggredito con delle bottiglie di vetro il personale della metropolitana. Sono accusati di resistenza, minacce e lesioni a pubblico ufficiale.

Si tratta di un 23enne dell'Ecuador e di un peruviano, di 24 anni entrambi con precedenti penali alle spalle.

I due non volevano scendere dalla carrozza una volta terminata la corsa a uno dei capolinea della verd , a Gessate. Hanno perciò iniziato a inveire contro il personale di sicurezza che era alla fermata, due vigilantes, minacciandoli con delle bottiglie che non hanno esitato a rompere a terra per usarle come «armi»: solo per un soffio non si è venuti alle mani, ma le guardie giurate hanno comunque rischiato di rimanere ferite.

Il sistema di sicurezza della metropolitana ha funzionato regolarmente. Dai monitor della sala operativa di Atm gli addetti hanno visto quel che stava accadendo a Gessate e così è partita subito la segnalazione al 112. Sul posto sono arrivati quindi i carabinieri della stazione di Cassano d'Adda, ma i sudamericani avevano ancora voglia di litigare. Così c'è stata una colluttazione anche con i militari dell'Arma, un parapiglia durante il quale un carabiniere è rimasto vittima di una distorsione al ginocchio, guaribile in 10 giorni. I due fermati sono stati sottoposti a processo per direttissima. Per il 23enne è stato disposto l'obbligo di firma, per il suo socio gli arresti domiciliari a Vaprio d'Adda.

Poco più di tre mesi fa una sorta di episodio fotocopia, ma sulla linea tre, la gialla. Il 19 settembre, infatti, due uomini avevano cercato di oltrepassare i tornelli della fermata «Centrale» senza biglietto. Erano stati i controllori dell'Atm allora a cercare di bloccarli; i balordi avevano «risposto» lanciando una bottiglietta di plastica nella loro direzione, per poi minacciarli con un paio di forbici.

Anche in quel caso era scoppiata una zuffa durante la quale un dipendente Atm di 58 anni era stato graffiato al volto. Nessun problema invece per il collega 51enne. In quel caso i malviventi erano riusciti a fuggire e a farla franca nonostante le ricerche del personale della Polmetro.

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