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Mezzi Atm, è allarme "rosso". Un altro controllore aggredito

Ad Affori l'agente ha fermato un magrebino che stava saltando i tornelli del metrò ed è stato preso a testate

Mezzi Atm, è allarme "rosso". Un altro controllore aggredito

Quattordici casi dal 24 giugno all'altro ieri, cioè in appena in due mesi e mezzo. Numeri impressionanti concentrati come sono in un brevissimo lasso di tempo. Parliamo infatti delle aggressioni avvenute, nella sola città di Milano, in metropolitana e a bordo dei mezzi di superficie (bus, tram, e tranvie) ai danni del personale Atm, l'Azienda di trasporti milanese. I numeri, impressionanti, sono stati forniti ieri dal sindacato Orsa dopo che venerdì, in tarda mattinata l'ennesimo assalto a un dipendente Atm ha fatto rialzare gli scudi alla Rsu metropolitana. Un altro operatore di stazione, stavolta 36enne, è stato aggredito e colpito al naso con una testata da un nordafricano sulla linea gialla (la tre), alla stazione di Affori. Intorno alle 13 l'abusivo è stato bloccato dopo il classico scavalcamento del tornello, senza aver preso né timbrato il biglietto. L'agente gli si è parato davanti, provando a fermarlo per contestargli l'eventuale multa, rimediando per tutta risposta una testata sul volto. Ai colleghi ispettori e agli agenti della Polmetro, arrivati sul posto subito dopo i sanitari del 118, il ferito ha detto che l'abusivo, probabilmente magrebino, è poi scappato a piedi, facendo perdere le proprie tracce. La vittima è stata trasportata in codice verde all'ospedale Niguarda. «Ha il naso spaccato» spiegano i colleghi.

Praticamente una fotocopia di quanto avvenuto esattamente due settimane prima, la mattina del 26 agosto (sempre di venerdì) alla stazione di Loreto, sulla linea uno del metrò, la rossa. Allora la vittima era stata una donna, un'altra operatrice di stazione, di 37 anni. Una signora che, dopo essersi presa due pugni in faccia, «conditi» da un paio di schiaffi, da una minaccia di morte e da una serie di insulti da un nordafricano che aveva scavalcato i tornelli senza titolo di viaggio e che lei aveva cercato di fermare, per non subire ulteriori rappresaglie, era stata costretta a chiudersi a chiave nel gabbiotto mentre l'uomo dall'esterno continuava a inveire contro di lei, sibilando, prima di fuggire e far perdere le proprie tracce: «Se avessi avuto una lama ti avrei infilzata perché sei donna».

«C'è l'urgenza di un progetto serio, un investimento sulla sicurezza che oggi drammaticamente manca, urge un intervento immediato con un aumento dei presidi non bisogna aspettare che capiti il peggio, per poi intervenire con proclami elettorali, come spesso accade nel nostro paese» spiega Pasquale Ferri, 35enne coordinatore del trasporto pubblico locale (tpl) per il sindacato Orsa. E aggiunge: «Pretendiamo maggiore rispetto e serietà e una predisposizione reale, affinché la nostra tutela nel quotidiano diventi una priorità per il Comune di Milano e il prefetto Renato Saccone. L'ordine pubblico, infatti, non è un capo ad Atm. Però l'azienda deve accogliere le nostre richieste, soprattutto in un periodo delicato e complesso come questo, cercando di proteggerci e mettendo in campo azioni deterrenti. Come ad esempio l'oscuramento delle cabine e l'aumento di più agenti ai capilinea e nelle stazioni ad alto flusso di tutta la rete metropolitana».

Rsu metropolitana, in un comunicato, si scaglia contro l'Azienda, colpevole, a suo dire, di non capire «(...) che il tempo delle chiacchiere e delle riunioni inconcludenti è finito. I colleghi sono stanchi e arrabbiati!!! Pretendiamo oggi più che mai la presenza del personale itinerante che deve essere riorganizzato ormai da tempo, per dare sostegno al personale di stazione». «Vediamo Atm evolversi nell'ambito della tecnologia per i suoi clienti - conclude la nota -, ma è assente nelle azioni più importanti, cioè la sicurezza dei suoi dipendenti».

Caustico con il primo cittadino di Milano Beppe Sala Riccardo De Corato, ex assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia e candidato alla Camera alle prossime elezioni per Fdi.

«Caro sindaco, se non sei in grado di difendere chi lavora sui mezzi di trasporto pubblico della tua città, dovresti garantire, per lo meno, un'assicurazione per gli operatori Atm, valida nel caso siano aggrediti durante l'espletamento della loro mansione» scive De Corato in una nota.

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