Il migliore atleta degli Usa? È di San Donato Milanese

Il migliore atleta degli Usa? È di San Donato Milanese

Vive a Lafayette, Stati Uniti. Grazie a una borsa di studio ottenuta per meriti sportivi frequenta l'Università della Louisiana, con la quale ha vinto i Campionati Universitari del 2012. Ora si sta per laureare, non paga la retta e ha ricevuto il premio quale miglior Atleta Universitario Usa 2012, prima volta in assoluto per un atleta italiano dello sci nautico. Lorenzo D'Alberto ha 23 anni e proviene da San Donato Milanese: è lui l'uomo copertina del giovane italiano all'estero, capace d'imporsi fuori dai confini nazionali e tenere alto il vessillo del Tricolore.
Un percorso iniziato per meriti sportivi e portato avanti con passione e voglia di emergere: «L'università mi ha offerto l'opportunità di far parte della loro squadra agonistica e ho accettato - ammette Lorenzo, che qualche giorno fa ha ricevuto dalla Regione Lombardia il premio “Sport stile di Vita” - sono a Lafayette ormai da tre anni e mezzo e a maggio mi laureo». Si chiude un cerchio, se ne apre un altro. Quello del dover trovare un posto di lavoro: «Mi sto per laureare in tecnologia industriale, una facoltà che in Italia non esiste - precisa - adesso vedrò di convertire la laurea in Italia, magari in ingegneria, perché vorrei trovare un'occupazione nel settore dell'automazione industriale».
Un rientro in patria con una laurea in mano ma soprattutto con tanti impegni agonistici che lo attendono: «Quest'anno ci saranno i giochi del Mediterraneo, i campionati Europei e quelli del Mondo; per me sarà un'estate di allenamenti al centro federale di Recetto». Come dote un bagaglio di successi incredibili: campionati italiani di categoria e assoluti, di combinata, figure e salto. E anche negli States ha saputo imporsi a suon di voti da primato nello studio e successi sul campo di regata: «L'anno scorso ho fatto parte della squadra All Star della mia regione, la South Central; sono arrivato quinto in slalom, terzo nelle figure, secondo in salto e combinata». Risultati che gli sono valsi il riconoscimento di miglior atleta universitario Usa 2012: «Andiamo a scuola, ci alleniamo e riusciamo a non pagare le tasse, perché l'università ci offre la borsa di studio al 100%. Differenze tra il modello accademico italiano e quello americano? Sono due facce opposte della stessa medaglia. In America lo studente ha libertà ma allo stesso tempo è molto seguito; è una cosa gradevole sotto certi punti di vista ma non mi piace l'obbligo di frequenza, le lezioni tutti i giorni, le verifiche e poi gli esami: sembra di andare alle superiori. Però il professore segue molto di più l'alunno individualmente rispetto a quanto accade in Italia. E questa è una cosa che mi ha aiutato tanto soprattutto all'inizio, quando la lingua non era perfetta e mi dovevo ancora ambientare».


A maggio il ritorno in Italia: «Cosa mi aspetta sinceramente non lo so - ammette Lorenzo un po' laconicamente - proverò a sciare ancora per un paio d'anni. È quello che ho fatto tutta la mia vita, non mi sento di lasciar perdere. Poi proverò a cercare lavoro in Italia».

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