In quale direzione sta andando la nostra ristorazione, come pure le abitudini alimentari dei milanesi alla luce del battage mediatico di questi anni e delle linee guida degli alimentaristi? Una ricerca interessante è stata presentata in questi giorni da Ipsos per Tuttofood, la fiera dedicata all'intera filiera del cibo. Una tendenza spiccherebbe su tutte sia in casa che fuori, vale a dire la propensione alla scelta di menù leggeri e di ultima generazione. E ancora, viva il salato rispetto al dolce e sì all'innovazione e ai gusti decisi, caratteristiche messe al primo posto dai giovani. Il ristorante resta una meta ambita, infatti il 40 per cento degli intervistati ha dichiarato di mangiar fuori almeno una volta alla settimana. Una sorpresa arriva poi dalle cucine di casa: le recenti statistiche che vedrebbero gli italiani in coda in Europa per il tempo speso ai fornelli sono smentite dai dati Ipsos. In realtà cresce l'impegno in cucina, complici probabilmente i programmi televisivi dedicati al food, ma anche i consigli sulla nutrizione bio e consapevole che impongono pasti più attenti e meno disordinati. Di fatto, i milanesi oggi trascorrerebbero ai fornelli di media un'ora e mezzo al giorno. In crescita l'attenzione alle nuove formule di ristorazione particolarmente in voga in questi ultimi anni, come lo street food lanciato in pompa magna durante i mesi di Expo. Il 57 per cento degli intervistati considera infatti lo street food e l'online delivery un'ottima alternativa alla ristorazione e alla cucina di casa, e il 23 per cento si è dichiarato pronto a fare la spesa online nel prossimo futuro. E la grande e piccola distribuzione? L'85 per cento dei campioni ha dichiarato di continuare a rifornirsi al supermercato per le proprie marche abituali, ma soltanto il 3-9 per cento ammette di leggere attentamente le etichette all'acquisto, un gesto che comunque contribuisce a fidelizzare l'acquisto. La ricerca condotta da Ipsos durante il mese di marzo 2017 ha preso in esame oltre 800 soggetti tra i 18 e i 65 anni rappresentativi della popolazione italiana per genere, età, istruzione e zona geografica.
In testa alle preferenze alimentari, dicevamo, c'è la leggerezza, preferita dal 71 per cento degli intervistati rispetto al gusto «senza compromessi», che però cresce tra le classi sociali medio-alte. Un dato curioso riguarda la riscoperta delle tradizioni, preferita dal 58% rispetto all'innovazione, ma non dai «millennial» che preferiscono quest'ultima (62%). MdM- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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