Cronaca locale

Aggredì una donna coi cocci di vetro. Ma il giudice assolve il clandestino

Non riesce a derubarla e l'aggredisce con violenza. Ma il bengalese viene assolto per incapacità di intendere e volere. Ora è libero senza nemmeno una misura cautelare

Aggredì una donna coi cocci di vetro. Ma il giudice assolve il clandestino

Aveva aggredito una donna di 64 anni nel pieno centro di Milano appena un anno fa (per la precisione il 12 di agosto), dopo un tentativo di scippo andato male, senza farsi il minimo scrupolo a spaccare una bottiglia di vetro per terra ed utilizzare uno degli affilati cocci per infierire su di lei: oggi arriva la beffa, dato che il tribunale di Milano ha rimesso in libertà lo straniero senza neppure adottare una più che necessaria misura cautelare.

Il responsabile, il bengalese irregolare 32enne Chandra Rinku Deb, stando a quanto riferito dai testimoni presenti in quei terribili istanti in Largo La Foppa, aveva aggredito alle spalle la sua vittima, che stava rientrando a casa dopo aver fatto la spesa. In seguito ad un tentativo di scippo non andato a buon fine, l'extracomunitario l'aveva strattonata fino a farla terminare a terra per poi infliggerle numerose ferite con un coccio di vetro. Dei fendenti terribili, che avevano provocato serie lacerazioni alla 64enne, colpita al collo, alla spalla e ad un polso. Per fortuna della donna, trasportata poi d'urgenza all'ospedale Niguarda di Milano, il pronto intervento in suo soccorso da parte di un 45enne romano e successivamente di altri passanti, aveva potuto evitare il peggio.

Il bengalese, accusato di tentato omicidio è stato oggi assolto per incapacità di intendere e volere. Il giudice Manuela Cannavale, oltretutto, ha deciso di non applicare neppure la misura di affidamento per due anni ad una struttura sanitaria di accoglienza per autori di reati con disturbi mentali (Rems), che era stata richiesta dalla procura della Repubblica di Milano. La perizia psichiatrica condotta sullo straniero aveva rivelato l'incapacità di intendere e volere dell'aggressore, segnalando tuttavia la sua pericolosità sociale: da qui la richiesta di due anni di Rems. Secondo il giudice Cannavale, sulla base di uno studio scientifico, il disturbo psichiatrico sarebbe stato "breve" e quindi non più rilevabile. Ecco il perchè della liberazione senza misure cautelari.

"Un anno fa un clandestino bengalese aggredì con dei cocci di bottiglia una donna di 64 anni a a Milano in pieno centro, in Largo La Foppa, ferendola gravemente. Oggi quel clandestino viene liberato dal Tribunale di Milano, senza misure cautelari, neanche l’internamento in una struttura psichiatrica, per infermità mentale", denuncia il deputato del Carroccio, nonchè segretario della Lega Lombarda Paolo Grimoldi.

"Milano è allo sbando sotto il profilo della sicurezza e dell’ordine pubblico per la manifesta incapacità della giunta comunale di Giuseppe Sala e per l’analoga manifesta incapacità del ministro Lamorgese, non a caso il peggior prefetto della storia di Milano", affonda il parlamentare leghista.

"Ma se a questo lassismo aggiungiamo anche il ‘liberi-tutti’ di certi giudici...

Chi restituirà un minimo di giustizia a questa donna ferita gravemente? È questa la sicurezza che abbiamo a Milano? Che messaggio viene dato? Che violenza e crimini sono permessi e restano impuniti?", conclude Grimoldi.

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