Coronavirus

Milano, maxi posto di blocco per sventare la fuga dei furbetti per Pasqua

In molti hanno provato a recarsi nelle seconde case, ma gli agenti hanno effettuato un capillare controllo per ogni automobile

Milano, maxi posto di blocco per sventare la fuga dei furbetti per Pasqua

Era facilmente preventivabile: in occasione delle festività di Pasqua in molti avrebbero provato a fuggire per raggiungere la propria seconda casa. Il Viminale ha potenziato i controlli proprio per evitare di darla vinta ai furbetti e per scongiurare gite fuori porta: considerando che i mezzi più utilizzati per le ripartenze sono treni e automobili, rigorosi accertamenti saranno effettuati dalla polizia ferroviaria e stradale; è stato inoltre stilato un piano preciso che prevede pattugliamenti serrati e posti di blocco anche nelle zone di mare e di montagna. Preoccupano specialmente le zone del Sud: i lavoratori del Nord che hanno origini meridionali potrebbero essere tentati dal desiderio di raggiungere i parenti o recarsi nei luoghi di villeggiatura.

I primi effetti si sono visti giovedì 9 aprile in Viale Forlanini, arteria sud di Milano che porta all'aeroporto e alle tangenziali, dove vi è stato un vero e proprio blitz dei carabinieri verso le ore 21.30: ben sei vetture si sono appostate e hanno fatto un posto di blocco per controllare tutti coloro che avevano imboccato la strada. Dunque ogni automobilista e motociclista è stato fermato per essere sottoposto ai controlli di rito tra patente, libretto e soprattutto l'autocertificazione. Le immagini sono state immortalate da Fabio Calsamiglia mediante una diretta sul proprio profilo Facebook. "Io avevo notato alle 9 delle persone qui sotto che parlottavano, probabilmente stavano pianificando questo blitz. Poi mi sono riaffacciato qualche minuto dopo, sentivo un rumore un po' inconsueto, e poi ho visto che c'è questo posto di blocco incredibile", ha rivelato l'uomo.

L'insolita Pasqua

I commenti da parte degli utenti della rete sono stati immediati. A dominare sono state le reazioni di rabbia da parte di chi sta continuando a fare sacrifici da oltre un mese e si sente umiliato da chi prova a violare le norme: "Così non si esce da questo, la gente è egoista e menefreghista per gli altri"; "Ben gli sta, noi chiusi in casa e loro pensavano di farla franca"; "Gli dovrebbero strappare pure la patente"; "Noi a casa e loro alle seconde case"; "Fanno bene, io gli sequestrerei anche la macchina... Noi che siamo in casa da 2 mesi siamo i più scemi".

Sarà una Pasqua in modalità casalinga, molto diversa da quella che siamo abituati a trascorrere ogni anno: gli italiani saranno costretti a restare nelle loro case nel rispetto delle misure intraprese dal governo per tentare di contenere la diffusione del Coronavirus. I divieti in vigore sono molto precisi e i trasgressori sono suscettibili di sanzioni pecuniarie con multe che oscillano tra i 400 e i 3mila euro.

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