La sfida dell'Expo parte da Monza, dove è stata presentata oggi l'edizione italiana dell'esposizione universale che prenderà il via a Milano il primo maggio 2015. Nella Villa reale sono arrivati il premier Enrico Letta e Giorgio Napolitano.
All'evento, seppur attraverso un videomessaggio, ha partecipato anche Manuel Jose Barroso: "È un’occasione unica per Milano, perl’Italia e per l’Unione Europea per aumentare la propria visibilità nel mondo", ha detto il presidente della Commissione europea, "Intendiamo cogliere l’opportunità di Expo per promuovere ulteriormente le politiche dell’Unione e per aumentare l’interazione con i partner sui temi trattati al centro di molte politiche".
Anche il premier e il Capo dello Stato hanno posto l'attenzione sulla vetrina mondiale che offre l'evento. "Sarà di tutti o non sarà", ha detto Enrico Letta, "L'Expo vince e vincerà, se sarà simbolo dell’unità nazionale. Sarà fondamentale: leghiamo ad Expo l’obiettivo della ripresa economica del nostro paese. Vuol dire impegnarsi tutti". Il premier ha anche annunciato che il semestre di presidenza italiano della Ue, nella seconda metà del 2014, sarà dedicato all’Expo e che il prossimo vertice dell’Asem si svolgerà a Milano con la presenza di 50 capi di governo di tutto il mondo.
Si appella invece all'unità nazionale Giorgio Napolitano, secondo cui l'esposizione è "un’occasione straordinaria per un nuovo sviluppo dell’Italia nel suo insieme, Nord e Sud, per il superamento della crisi che stiamo vivendo". "Il nostro impegno è una ulteriore manifestazione della volontà dell’Italia di uscire dalle diatribe domestiche, di non ripiegarsi su se stessa, tantomeno in una fase di crisi", ha aggiunto il Presidente della Repubblica, "Siamo un Paese che ha fiducia in se stesso, che deve averne anche più di quanta ne dimostri, percorso com’è ancora da nervosismi destabilizzanti e da tendenze al pessimismo".
"Sono già 131 i Paesi che hanno aderito all’esposizione mondiale di Milano del 2015, e dunque si è superato l’obiettivo che ci si era posti con 2 anni di anticipo rispetto alla data dell’inizio che sarà il primo maggio 2015", ha aggiunto il commissario unico di Expo Giuseppe Sala parlando di "una vera e propria corsa dei Paesi del mondo" ad aderire all’esposizione.
"Parte una fase nuova di valorizzazione e diffusione dei contenuti di Expo", ha spiegato Roberto Maroni, "C’è da recuperare un po' il tempo perso ma ci sono le condizioni perché Expo sia un grande evento per tutta l'Italia". Per questa occasione la Regione Lombardia ha richiesto al governo meno vincoli dal patto di stabilità, più flessibilità nei contratti di lavoro e la disponibilità "di arricchire il decreto che dà i poteri al commissario eventualmente con nuovi poteri per la deroga di alcune norme", come ha aggiunto il govenatore. E a chi teme che possa essere un'occasione anche per la criminalità organizzata, Maroni assicura: "Ci deve essere l’impegno delle istituzioni perché Expo sia mafia-free".
Intano la polizia è stata schierata contro i possibili scontri e tafferugli dai "No Expo" che hanno manifestato il loro dissenso con una biciclettata nei dintorni del parco.
Un gruppo di contestatori hanno inoltre lanciato fumogeni e affisso striscioni nel centro di Monza. Imbrattate con vernice una banca e la sede del Comune. Qualcuno ha anche provato a raggiungere il parco in cui si terrà l'evento, ma è stato prontamente bloccato dalle forze dell'ordine.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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