«Milano Una città al centro dellEuropa» è uno degli ultimi titoli pubblicati dalla Treccani. È un volume di grande formato (26.5 centimetri per 34) e di evidente pregio, con la sua rilegatura raffinata, la copertina e il cofanetto in pelle e, ça va sans dire, tiratura limitata (1.499 copie). Il volume desta interesse per molti aspetti. Nella città che ha cavalcato londa del MiArt e continua lubriacatura di eventi, manifestazioni e performance del Salone del Mobile, che senso ha proporre un volume di carta, per giunta di gran pregio?
Il fascino, tutto dantan, della Treccani sta anche nel suo mantenere vive le tradizioni, nel suo proporre saggi corposi che indagano a fondo, in modo minuzioso e documentato, la storia e la cultura del nostro Paese. La presentazione del volume, lunedì alle 17.30 a Palazzo Spinola, in via San Paolo 10, organizzata dallIstituto della Enciclopedia Italiana, dalla Società del Giardino e dallUniversità Iulm vedrà al tavolo dei relatori, oltre al sindaco di Milano Giuliano Pisapia, Giuliano Amato, presidente dellIstituto della Enciclopedia Italiana, lassessore alla Cultura di Milano Stefano Boeri, il Soprintendente per i Beni artistici storici e etnoantropologici di Milano Sandrina Bandiera, il regista Ermanno Olmi e Giovanni Puglisi, retto della Iulm. Ci rassicura, la Treccani. Con i suoi corposi volumi rilegati e brossurati con cura come una volta, con le copertine in pelle vera, con un apparato iconografico da fare invidia al più veloce Google Immages, è capace di raccontarci la storia della nostra città e indicarci qualche percorso o tesoro nascosto.
Il titolo, poi, è un altro motivo di interesse del volume: gli autori hanno voluto indicare un aspetto che contraddistingue Milano quale centro di grande respiro europeo fin dai tempi del dominio dei Visconti quando, nel 1395, fu conferito il titolo di duca da parte dell'imperatore Venceslao a Gian Galeazzo e a Milano e al territorio circostante fu definitivamente riconosciuto il ruolo di centro culturale europeo. Altro che Milano da bere, altro che Borsa, altro che banche: Milano viene raccontata attraverso l'Europa.
Con una raccolta di saggi, circa 200 pagine, affidati a illustri penne di storici, si narra la fondazione della città, per mano dei Galli Insubri (siamo circa nel 400 avanti Cristo) per poi arrivare alla Mediolanum latina (di cui ampie testimonianze sono conservate nel Museo Archeologico di corso Magenta) per poi passare a quella che subì l'occupazione dei vandali, per diventare, grazie ad arcivescovi tosti e agguerriti (SantAmbrogio su tutti) un comune di riferimento per il Sud dellEuropa. Seguono le illuminate signorie dei Visconti, il ducato degli Sforza, capaci di chiamare a corte personalità del calibro di Leonardo e Bramante, e gli anni della dominazione francese e di quella spagnola. I secoli dei Borromei (Carlo e Federico), il dominio austriaco, la vivacità dellIlluminismo, il periodo della dominazione napoleonica (con Napoleone incoronato re d'Italia proprio in città) e poi ancora la lotta per l'indipendenza e la corsa, veloce, verso l'età moderna. Nella seconda parte del volume, ottocento tavole a tutta pagina - vera gioia per gli occhi - ci accompagnano alla scoperta dei luoghi-simbolo di Milano e dei suoi musei, tra le strade più note, tra i segreti e meravigliosi cortili interni del centro, fino ai nuovi quartieri. La Treccani, per aiutare lettori sempre più abituati alla velocità del clic, ha ideato un indice analitico molto dettagliato che permette di muoversi con agilità tra le pieghe del corposo volume. Questa nuova pubblicazione è un omaggio a Milano che la Treccani, a cinquantanni esatti dal compimento della monumentale «Storia di Milano» manda alle stampe: è un volume da collezionare, evidentemente non per tutti.
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