Cristina Fernandez de Kirchner contro Angela Merkel, papa Francesco contro il papa emerito Benedetto XVI. Strani simboli scendono in campo stasera nella finale dei Mondiali di calcio, Argentina - Germania, perché i Mondiali non sono solo le partite disputate sul tappeto verde ma coinvolgono l'anima stessa del mondo, nonché il suo corpo. Facciamo uno zoom. Sono 55 mila gli italiani acquisiti che fanno il tifo per la finale, ovvero 43 mila tedeschi che vivono qui e 12 mila argentini. A Milano ci sono 2 mila tedeschi e 630 argentini. La prematura uscita dell'Italia dai Mondiali ci è costata circa 140 milioni di euro; se la nazionale azzurra fosse arrivata in finale, questa è la cifra stimata in termini di indotto tra pubblici esercizi e shopping sportivo, derivato da chi avrebbe assistito dall'Italia alle partite sui maxischermo e chi avrebbe visto le partite tra bar, pizzerie e pub. Emerge da una stima delle Camere di commercio di Milano, Monza e Brianza sulla base di dati Ciset, Isnart e Istat.
I Mondiali di calcio rendono più di Expo e Olimpiadi in termini di ritorno economico e d'immagine. Considerando il trend delle ultime Coppe del mondo disputate, il valore delle esportazioni è aumentato di circa il 7% a Mondiale. L'eco di Brasile 2014 si sentirà sulle esportazioni di carne, caffé, tè e cacao: un effetto mondiale che vale circa 55 milioni di euro, prodotto da chi cercherà il made in Brazil al supermercato e da chi, spinto dalle immagini tv del paese carioca, gioirà della stessa atmosfera tra le churrascherie italiane, visto che sono 150 circa i titolari brasiliani di attività legate alla ristorazione. Non solo più carne ma anche più esportazioni di cuoio e pelli dalle coste brasiliane verso le nostre (+ 22 milioni di euro), destinate al settore abbigliamento e accessori. Con la Coppa del Mondo 2010 l'export della Repubblica Sudafricana verso l'Italia aumentò del 18,7%; con Germania 2006 le esportazioni tedesche hanno registrato +10,2% e del +5,4% crescevano quelle francesi nel 1998.
La Lombardia? Nei primi tre mesi del 2014 torna a crescere l'export lombardo con il Brasile: +2,8% rispetto al -0,8% italiano. Raggiunge i 360 milioni di euro, rappresenta un terzo del totale italiano e quasi il 40% delle esportazioni lombarde in America Latina. Le province più attive sono Milano, Brescia, Varese e Bergamo. Sono 13 mila gli imprenditori nati in Germania che operano a Lecce, Cosenza e Salerno. Tra Milano e Roma ne abitano circa trecento. Gli argentini titolari d'impresa sono 4090: a Roma sono 288, a Milano 245 e a Torino 214. Oltre un centinaio a Treviso, Macerata e Ancona.
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