Ha ricevuto già una minaccia di morte ed è sotto scorta. Il presidente di Sogemi, Luigi Predeval, ha confermato il clima preoccupante che ruota intorno ai mercati generali della città. . Le commissioni comunali Sicurezza e Attività produttive si sono riunite ieri pomeriggio in seduta congiunta per esaminare il Protocollo d'intesa contro mafie e criminalità che dovrà essere siglato da amministrazione, prefettura, Sogemi, sindacati e associazioni di grossisti e dettaglianti. Predeval ha riferito della minaccia che a maggio ha fatto scattare per lui il servizio di protezione. Per lui ma anche per il direttore generale Stefano Zani. Un servizio di protezione, ha sottolineato Predeval, da giugno a carico della società: «Purtroppo ci costa circa70mila euro all'anno, praticamente la somma messa come utile nel nostro bilancio». Ma anche la Cgil ha denunciato che, proprio ieri, il presidente di una cooperativa («tra le più corrette») che opera all'ortomercato, impegnato contro il lavoro nero, ha trovato sulla porta di casa e sull'auto una lettera con minacce di morte a lui e alla sua famiglia. Predeval ha ricordato che «obiettivo principale è la lotta alla criminalità organizzata» e che «è stato molto apprezzato il voto unanime del Consiglio che ha chiesto di ripristinare all'ortomercato una stazione di vigilanza».
Il protocollo recepisce le richieste di operatori e sindacati che si battono contro lavoro nero e criminalità. La prefettura s'impegna a svolgere controlli preventivi contro le infiltrazioni criminali e a vigilare sugli appalti; il modello è quello realizzato con Expo.
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