Cronaca locale

"Regala 1500 mq agli islamici", "È giusto". Scontro sulla moschea a Milano

Continuano le polemiche per la realizzazione della Casa della cultura islamica in via Esterle. La Lega: "Un bilocale costa di più". Ma Sala tira dritto

"Regala 1500 mq agli islamici", "È giusto". Scontro sulla moschea

"È un tema più banale di quanto si suppone e lo si strumentalizza", con queste parole Giuseppe Sala aveva risposto a una delle domande che gli erano state fatte a proposito della costruzione della, ormai diventata famosa, moschea in via Esterle. Il sindaco di Milano si trovava a margine della presentazione di Dropcity e aveva proseguito: "Credo che per i milanesi tra l'idea che i musulmani preghino sul marciapiede o in uno spazio adeguato, sia meglio la seconda soluzione. È previsto dalla nostra Costituzione, noi l'abbiamo fatto con garbo e misura, senza immaginare mega moschee".

La questione che fa discutere

Dopo aver vinto il bando per trasformare gli ex bagni pubblici di via Esterle in una moschea, nel 2016 il Comune annullò la gara per mezzo di vari ricorsi. Dopo una serie di battaglie, il presidente del consiglio direttivo della Casa della cultura musulmana, Mahmoud Asfa, aveva annunciato che l'associazione islamica a breve riceverà le chiavi dell'immobile. Si tratta della concessione territoriale che comprende una superficie trentennale degli ex bagni di via Esterle 15/17 e del terreno di via Marignano (3.400 metri quadri) per finalità religiose. Il presidente Asfa ha poi assicurato che non verrà demolito o ricostruito nulla, ma sarà un lavoro di ristrutturazione, sostenendo che:"una città internazionale come Milano, con 100mila musulmani residenti, deve avere un luogo degno e riconosciuto dallo Stato come tutte le comunità religiose, è sacrosanto".

Al momento, però, l'intera area è occupata da un centro sociale. "Spero che il Comune trovi una soluzione - aveva affermato Asfa - per entrare in modo pacifico ed evitare la guerra tra poveri".

Le polemiche dei cittadini

"Sala affittacamere, con 1300 al mese in via esterle open space di 1500 mq per 30 anni. Con la stessa cifra una giovane coppia a malapena trova un bilocale", ha detto oggi il consigliere regionale della Lega Massimiliano Bastoni."È una operazione immobiliare che paghiamo noi cittadini La moschea sarebbe realizzata in un immobile di circa 1.500 mq che da anni versa in una situazione di abbandono da parte dell’amministrazione comunale - e ha continuato- La procedura, seppur di evidenza pubblica attraverso il bando, non è stata però condivisa con il territorio e i residenti".

Ciò che fa storcere il naso ai milanesi è soprattutto il costo dei lavori che dureranno circa sei mesi. Si tratta di una cifra che ammontava a 1,4 milioni nel vecchio progetto. "Vorremo scendere a uno", aveva sottolineato Mahmoud Asfa.

"È incomprensibile il ruolo dell’amministrazione comunale, che sta affittando spazi pubblici a prezzi irrisori, 1.300 euro al mese, nei confronti di alcuni soggetti. Il crollo del valore immobiliare degli appartamenti della zona sarebbe del 15-20%", ha aggiunto Luca Lepore assieme a Bastoni.

I due si sono presentati sul posto in segno di protesta con un telo bianco sul quale si legge: "Moschea = Speculazione immobiliare".

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