Centrodestra compatto in Regione e via libera ieri in commissione Territorio ai quattro articoli che ridisegnano le regole per la costruzione di nuovi luoghi di culto. Quella che Pd, Lista Ambrosoli e Cinque stelle votando contro hanno ribattezzato la «legge anti moschee», ma per il relatore Roberto Anelli «è una legge urbanistica, solo di questo si tratta». Martedì l'approdo in aula per la discussione e il voto finale dei paletti fissati nel testo presentato dal capogruppo della Lega Massimiliano Romeo, a cominciare da quello (accusato di incostituzionalità) che richiede un'intesa con lo Stato italiano per la professione religiosa che intenda costruire edifici di preghiera. Requisito impossibile, ha protestato il Pd con Jacopo Scandella, «per la comunità islamica vista la frammentazione che è parte integrante del culto e della sua tradizione». Dura la replica di Romeo: «Oggi il centrodestra ha dimostrato che in Italia c'è ancora qualcuno che non si è sottomesso all'Islam. Combatteremo anche per coloro che invece si sono già arresi». Tra gli altri requisiti richiesti ci sono l'installazione esterna di telecamere collegate con la questura, coerenza architettonica con le costruzioni limitrofe, strade di collegamento e opere di urbanizzazione a carico dei richiedenti e parcheggi pari al 200 per cento dell'edificio di culto. Oltre all'obbligo per i Comuni di Vas, la Valutazione ambientale strategica che diventerebbe il luogo dove i cittadini potrebbero eventualmente esprimere la loro contrarietà e grazie a cui la Lega ha accettato di ritirare la necessità di un referendum tra i residenti. Un testo che secondo Lucia Castellano (Lista Ambrosoli) «presenta plurimi profili di incostituzionalità». Di «regole finalmente chiare» parla invece Fabio Altitonante (Fi) perché «il problema della sicurezza è reale, è il concetto di libertà di culto quello che si sta strumentalizzando. Sul nostro territorio ci sono indagini sulla presenza di reti terroristiche. Il nostro dovere è tutelare i cittadini, qualsiasi religione professino». Per l'assessore Viviana Beccalossi «sono emerse in maniera netta le differenze tra un centrodestra che, su una materia così delicata, pretende chiarezza e procedure ben definite e un centrosinistra che, invece, non vede l'ora di aprire moschee».
Scandella parla di «una legge che è un errore storico», perché «non possiamo pensare di difendere la nostra libertà togliendola agli altri», ma gli ncd Carlo malvezzi e Mauro Piazza rispondono che «non è in discussione la libertà di professare la propria fede, valore per noi intoccabile, ma servono regole chiare a tutela delle nostre comunità e dei valori che reggono la convivenza civile nel nostro Paese».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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