Moschee, il Pd usa il governo Renzi ricorrerà alla Consulta

All'attacco il coordinatore dell'opposizione Ambrosoli e i Democratici: «Il Consiglio dei ministri deciderà l'impugnazione della legge regionale»

Undici pagine di «istanza» per chiedere al premier Matteo Renzi e al governo di impugnare di fronte alla Corte costituzionale la legge che disciplina la materia urbanistica dei luoghi di culto, approvata in Regione con i voti del centrodestra e il no di centrosinistra e Movimento 5stelle. A firmarla il coordinatore dell'opposizione Umberto Ambrosoli e i capogruppo di Pd Enrico Brambilla e Lista Ambrosoli Lucia Castellano.

Un atto ufficiale che consentirà a Pd e Patto Civico «di stare in giudizio qualora la Corte costituzionale aprisse un procedimento», dopo che Brambilla ha detto di ritenere che la decisione del governo potrebbe arrivare già al prossimo consiglio dei ministri. E nonostante l'imbarazzo di affidare la pratica al ministro dell'Interno Angelino Alfano, il presidente del Nuovo centrodestra che quella legge in aula l'aveva votata. Pur dopo molte polemiche e qualche modifica accettata dai promotori. Soprattutto leghisti.

A stendere il testo il professor Alberto Fossati che con l'art. 127 della Costituzione dice che «questa non è una legge anti moschee, ma anti culto perché a essere colpite sono tutte le confessioni religiose, compresa quella cattolica». Alla base delle motivazioni per l'impugnazione, la «disparità di trattamento» tra la religione cattolica e quelle che non hanno stipulato un'intesa con lo Stato e per le quali ci sarebbero delle restrizioni. Oltre alla «subordinazione della libertà di culto a generiche motivazioni attinenti alla sicurezza pubblica in palese contrasto con la Costituzione». Per la Castellano che cita Kant e la sacralità della «legge sopra di noi», alla sua base ci sarebbero unicamente «l'odio per il diverso e per tutto quello che non è cattolico». Ma secondo l'assessore di Fratelli d'Italia Viviana Beccalossi, «mentre ogni giorno i terroristi minacciano di colpire l'Italia, in Lombardia l'opposizione esulta perché il governo sarebbe in procinto di impugnare la legge sui luoghi di culto. Ancora una volta emerge in modo netto chi, su una materia così delicata, pretende chiarezza e procedure ben definite e chi, invece, non vede l'ora di inaugurare nuove moschee». Per il grillino Eugenio Casalino la legge «ha più di un profilo di incostituzionalità ed è stata voluta dalla Lega e dal centrodestra solo per fare facile propaganda». Immediata la replica del capogruppo della Lega Massimiliano Romeo: «Per il Pd il nemico sono i cittadini lombardi». Perché l'intento delle legge non è negare la libertà di culto, ma «semplicemente mettere alcune regole», mentre «il Pd preferirebbe non porre alcun vincolo e dare la libertà agli islamici di costruire una moschea ogni cinquanta metri».

Lo specchio di un conflitto ormai aperto oltre che con il Pd anche con il governo Renzi. Visto che per la terza seduta consecutiva il presidente del consiglio regionale Raffaele Cattaneo (Ncd) ha dovuto aprire la seduta comunicando che il governo ha impugnato una legge della Regione.

Due settimane fa quella sul contrasto alle nutrie, sette giorni fa la vendita dei carburanti e questa volta il consiglio dei ministri che ha deciso di impugnare la Legge di collegato al Bilancio sul trattamento dei rifiuti urbani e le concessioni idroelettriche. Con lo stesso Cattaneo a dire che «ormai quasi ogni legge è oggetto di impugnativa». Una «fiammata che suscita qualche interrogativo».

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