In moto la macchina elettorale: ci costerà 4,7 milioniI conti di Palazzo Marino

Dall'allestimento dei seggi ai servizi informatici fino all'individuazione del personale impegnato nelle operazioni di voto, si è messa in moto la macchina organizzativa del Comune di Milano per le prossime elezioni Europee del 25 maggio. La Giunta di Palazzo Marino ha definito tutti gli interventi necessari a garantire i servizi per il corretto svolgimento delle operazioni di voto. Il provvedimento prevede una spesa complessiva di circa 4,7 milioni di euro, di cui 121mila a carico del Comune, mentre il rimanente sarà rimborsato nell'ambito dei trasferimenti statali secondo quanto stabilito dal Ministero dell'Interno. «La novità più significativa è che, grazie alla razionalizzazione dei servizi attuata dall'Amministrazione comunale, sono stati possibili risparmi di spesa per 1,3 milioni di euro rispetto all'ultima tornata elettorale del 2013», dicono a Palazzo Marino. Tre le voci da segnalare, 803mila euro per i compensi dei componenti i 1.249 seggi in città, cui si aggiungono i 66 seggi speciali in ospedali, carceri, case di riposo: 150 mila euro per i 1.

249 presidenti, 599 mila euro per i 4.996 scrutatori. Previsti anche 42mila euro per i 70 seggi allestiti nei consolati dove voteranno i cittadini di differenti nazionalità e 320mila euro destinati a supporti telematici.

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