Dalla movida alla Cosap D'Alfonso cerca la tregua

Dalla movida alla Cosap D'Alfonso cerca la tregua

Se l'è cercata. Dalle prime esternazioni su un plotone di consiglieri «inetti» nella maggioranza alle mail di chiarimento su varie questioni inviate dai capigruppo e rimaste senza risposte. Fino all'ultimo caso, una settimana fa: lo stop alle ordinanze nei luoghi della movida a partire dal prossimo 10 novembre, una notizia appresa da Pd e Sel a mezzo stampa invece che per voce dell'assessore al Commercio, Franco D'Alfonso. Ma c'è da dire anche che da quanto sono iniziate le frizioni prima dell'estate, dargli addosso è diventato quasi uno sport. Non può lasciare la Commissione in corso che scattano le polemiche prima ancora da sinistra che dall'opposizione. Ieri l'assessore ha provato a cercare una tregua con i suoi. Un incontro in assessorato, con i capigruppo e consiglieri del Pd (Lamberto Bertolè e Francesco De Lisi), Sel (Patrizia Quartieri e Luca Gibillini), Sinistra x Pisapia (Anita Sonego e Basilio Rizzo) e Anna Scavuzzo della lista civica per Pisapia. Un timido (molto timido dicono) mea culpa da parte dell'assessore, un confronto verbale acceso, soprattutto tra Gibillini e D'Alfonso, un reciproco impegno a riprendere il dialogo evitando di sbandierare le liti in maggioranza.

Ma sulle questioni concrete, dal futuro delle ordinanze alle modifiche sulla tassa di soggiorno a quelle della Cosap è tutto rinviato a prossimi incontri. Le buone intenzioni devono ancora passare alla pratica. Intanto i comitati anti-movida sono in fibrillazione, hanno già promesso battaglia in piazza e per vie legali.

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