Un'iniziativa forte - e quanto mai tempestiva - pro Israele, un documento che sta per arrivare in Consiglio regionale per poi passare in tutte le altre assemblee elettive, dai Comuni ai Municipi, proprio mentre si torna a parlare di venti di guerra in Medio Oriente.
Così la Lega, e il centrodestra, puntano ad riaffermare con nettezza il sostegno allo Stato ebraico e l'amicizia per le comunità ebraiche italiane, superando ogni possibile ipocrisia sul tema dell'antisemitismo, agitato a sinistra con una buona dose di ipocrisia e strumentalità.
Il documento è pronto, la prima firma è quella di Gianmarco Senna, capolista milanese attentissimo a questi temi. Ma la mozione, seguita con interesse dal sottosegretario ai Rapporti internazionali Alan Rizzi (Fi), è stata sottoscritta da tutto il gruppo del Carroccio, e con l'adesione dell'intero centrodestra dovrebbe approdare in Aula il 14 gennaio, mentre per febbraio è prevista la visita al Pirellone della senatrice a vita Liliana Segre, che è già stata destinataria di una mozione di sostegno il 5 novembre, dopo il caso degli insulti antisemiti di cui è stata vittima. Se approvato, il dispositivo di questa mozione impegnerebbe il presidente e la giunta su due fronti, importanti. Il primo punto prevede che si facciano promotori presso il governo di un codice che tenga conto di una «definizione chiara di antisemitismo che tenga in considerazione il necessario riconoscimento della legittimità dello Stato democratico di Israele e la sua sovranità giuridica». Il secondo punto impegnerebbe la giunta regionale a proporre al governo nazionale di escludere da finanziamenti e sovvenzioni alle realtà associative che aderiscono al Bds, la campagna per il boicottaggio di Israele, che è condotta con argomenti antisionisti, ispirati a una radicale ostilità per l'esistenza stessa dello Stato ebraico. Compare dunque in entrambi i punti il cuore di questa iniziativa, il suo motivo ispiratore: l'equiparazione fra antisemitismo e antisionismo, così come risulta nella definizione adottata dai 31 Paesi membri dell'IHRA, l'International holocaust remembrance alliance.
Si capisce subito, insomma, che questo passaggio in Consiglio regionale potrebbe essere un problema per la sinistra - che ha avuto vari momenti di imbarazzo su questi temi - e soprattutto per i 5 Stelle, che spesso hanno tradito un'impostazione antisionista. «Per noi - dice invece Senna - non ci sono mai stati dubbi: siamo dalla parte di Israele senza se e senza ma. Dalla parte dell'Occidente, dell'alleanza atlantica. Dalla parte delle comunità ebraiche e degli ebrei in tutto il mondo. Il tentativo di dipingere la Lega come forza dell'odio, antisemita, è solo un modo per mascherare le pesanti incongruenze della sinistra sul tema.
In troppi a sinistra nutrono ancora oggi un odio profondo contro Israele, di fatto alimentando una nuova crescente tensione antiebraica. Con questa mozione intendiamo fare chiarezza sui nostri rapporti con Israele e con l'antisemitismo, che condanniamo fermamente in tutte le sue sfaccettature».
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