Muhlbauer, il rivoluzionario col vitalizio

Cinquant'anni e non dimostrarli, come diceva una vecchia pubblicità dell'acqua minerale, anche perché il fisico è asciutto e la massa dei capelli intatta. Così, eccolo presente anche ieri alla manifestazione degli studenti il Lucianone Muhlbauer 49 anni ( nella foto), uomo di lotta e di governo. Un giorno sostiene il sindaco Pisapia, quello successivo va in piazza a gridare «uccidere i fascisti non è reato».
Ieri era in prima fila in uno degli spezzoni in cui si sono divisi i corte degli studenti medi, di cui potrebbe essere tranquillamente il padre. E tra i due, guarda caso, ha scelto proprio quello che si è azzuffato con la polizia. Del resto quando il gioco si fa duro lui comincia a giocare. Così lo troviamo alla festa del 25 aprile del 2010 insieme con quelli che gridavano «fascisti» agli ex deportati dai campi di sterminio, alla Brigata ebraica e ai partigiani perché non volevano farli entrare in Duomo con il camion. Un mese dopo guida il corteo che cerca di manifestare ai giardini Ramelli nell'anniversario della morte del giovane. Tra gli slogan più gettonati «Uccidere fascisti non è reato», «Fascisti, carabinieri e polizia uno a uno vi spazzeremo via» e «I covi dei fascisti si chiudono col fuoco ma con i fascisti dentro senno è troppo poco».
Questo il Muhlbauer rivoluzionario, poi c'è quello istituzionale, dal 2005 seduto sugli alti scranni del consiglio regionale in quota a Rifondazione comunista, che gli ha garantito 10mila euro al mese e tra una decina d'anni una congrua pensione. Trombato nel 2010 è rimasto fermo un annetto per poi ricomparire con Paolo Limonta, 54 anni, altro rivoluzionario storico milanese, nel comitato elettorale per spingere la volata Giuliano Pisapia nella sua vittoriosa corsa a sindaco. Un impegno che non è stato però premiato perché mentre Limonta ha avuto l'incarico di curare i rapporti con la città, lui ha preso solo una pacca sulla spalla. E così è ritornato a battersi nelle strade contro la «reazione».

Con appuntate sul petto le medaglie conquistate in carriera: presenza nel Movimento della Pantera nell'inverno 89-90, sostegno alla rivoluzione nicaraguense, alle lotta di liberazione in El Salvador e zapatista in Chiapas. «Hasta la victoria siempre comandante Luciano».

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