Un tempo era l'area del maneggio, oggi ospiterà una delle aree più moderne del Museo della Scienza e della tecnica: si tratta delle «Cavallerizze», il nuovo edificio di via Olona recuperato e restaurato grazie ai finanziamento del Mibact e dal Museo stesso. L'apertura al pubblico avverrà in occasione della Triennale, dal 2 aprile al 12 settembre, in cui il Museo è stato invitato a partecipare con la mostra temporanea «Confluence». L'intervento, diretto dal segretariato regionale per la Lombardia, in coordinamento con il Museo, è stato realizzato dall'architetto Luca Cipelletti ed è consistito nel recupero degli edifici esistenti e nella ricostruzione di quelli demoliti dai bombardamenti durante la guerra, Di fatto sono stati realizzate nuove aree espositive per 1.800 metri quadri.I finanziamenti messi a disposizione dal Mibact sono stati utilizzati per le spese di progettazione, di direzione dei lavori e per la realizzazione del primo lotto dei lavori, riguardante le opere strutturali, le predisposizioni impiantistiche e la bonifica del sito, per un importo complessivo di 4,2 milioni di euro. Il Museo ha provveduto in proprio al reperimento di fondi per il completamento dei lavori, con una cifra pari a 1,8 milioni di euro. «Siamo molto orgogliosi di presentare oggi un innovativo progetto di recupero - afferma Fiorenzo Galli, direttore generale del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia - in chiave contemporanea delle Cavallerizze, un edificio della metà dell'Ottocento, che diventerà una delle icone del Museo e di Milano». Il nuovo spazio permetterà di ospitare grandi mostre, installazioni ed eventi. «Il progetto delle Cavallerizze - aggiunge il direttore - si sviluppa nella cornice di una più ampia idea di rinnovamento e riorganizzazione delle aree espositive e in particolare il futuro trasferimento dell'ingresso del museo da via San Vittore a via Olona». Le Cavallerizze sono strutture storiche incluse nel complesso museale, costruite attorno alla metà del XIX secolo quando l'edificio, un ex monastero Olivetano, era adibito a caserma militare. Si trattava di due scuderie parallele con al centro il maneggio, costruiti sugli ex giardini conventuali. I bombardamenti del 1943 distruggono parte dell'edificio monumentale, radono al suolo la Cavallerizza meridionale e distruggono due campate di quella settentrionale.«Il restauro dell'edificio - commenta il sindaco Giuliano Pisapia - dopo un lungo abbandono restituisce a Milano un gioiello della sua storia e lo trasforma in un punto di riferimento della vita culturale cittadina». «Il recupero delle Cavallerizze - aggiunge il sottosegretario ai beni culturali e Turismo, Antimo Cesaro - restituisce a Milano un edificio storico di grande importanza e al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia un nuovo spazio polifunzionale in grado di ospitare eventi culturali di grande rilevanza ed incrementare l'attrattività e la fruizione di una struttura che già oggi rappresenta il più importante museo tecnico-scientifico in Italia».
«Conoscendo la grande dinamicità del museo - sostiene l'assessore all'Urbanistica Alessandro Balducci - con tutte le necessità di cura che un simile complesso monumentale richiede, abbiamo cercato di creare tutte le condizioni affinché questa importante struttura potesse essere ristrutturata e riqualificata, in modo da aggiungere nuovi spazi di qualità ad una importante istituzione culturale della città».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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