
Settant'anni dopo la domanda è la stessa: come sia potuto succedere. E quest'anno l'interrogativo in occasione della Giornata della memoria, che si celebra martedì 27 gennaio, è più attuale del solito. Al Memoriale della Shoah le visite guidate per domani registrano già il tutto esaurito. Le porte saranno aperte alla cittadinanza per tre giorni, invece che per i consueti due, per conoscere i luoghi e la storia ma anche per appuntamenti con il teatro, il cinema e la musica. «Il nostro compito è solo ricordare ciò che è accaduto, senza costruire nessi con l'attualità. Ma i fatti di Parigi e di Bruxelles, i segnali di antisemitismo mai sopiti o rinascenti accendono un interesse ancora maggiore del solito. Ci aspettiamo di accogliere fino a diecimila visitatori» prevede Roberto Jarach, vicepresidente della Fondazione.
Memoriale nato su un luogo fisico, i vagoni e i binari della Stazione Centrale da cui sono partiti i convogli di ebrei destinati ai campi di concentramento. Il 30 gennaio 1944, dal binario 21 partirono i primi convogli verso Auschwitz: solo 22 dei 605 ebrei milanesi deportati quel giorno tornarono a casa. Altri convogli seguirono, diretti a Bergen Belsen o nei campi italiani di raccolta di Fossoli e Bolzano. Si accende da qui il cuore della memoria e dei momenti più importanti di questi giorni.
Domenica 25 gennaio alle 20 e 30, all' Auditorium Joseph e Jeanne Nissim , andrà in scena lo spettacolo teatrale «Che non abbiano fine mai» di Eyal Lerner, che racconta il senso gioioso della cultura ebraica travolto dall'Olocausto.
Lunedì 26 gennaio, ogni due ore a partire dalle 11, sarà trasmesso lo speciale «Olocausto: la fabbrica del male». E ancora lunedì alle 21, al Cinema San Fedele di via Hoepli, sarà possibile assistere al film di Marco Bechis «Il rumore della memoria. Il viaggio di Vera dalla Shoah ai desaparecidos», che racconta la vita di Vera Vigevani Jarach tra il nonno ucciso a Auschwitz e la figlia, Franca, una delle 300mila vittime della dittatura argentina.
Luogo di ricordo sarà anche l' Auditorium Verdi : martedì 27 alle 20, per il concerto straordinario in largo Mahler, saranno protagoniste le musiche di cinque autori perseguitati dal nazismo, Ernst Krenek, Kurt Weill, Erwin Schulhoff, Gideon Klein, Hans Krasa, eseguite dall'ensemble «I Solisti de laVerdi». L'evento è patrocinato dal Consolato Ceco di Milano: tre dei cinque autori in programma, di nazionalità cecoslovacca, sono stati detenuti e uccisi in campo di concentramento.
Molte le iniziative organizzate e ospitate da più parti. Martedì alle 16.30, a Palazzo Reale , una visita guidata speciale, dedicata a famiglie e ragazzi di 11-15 anni, della mostra «Marc Chagall. Una retrospettiva 1908-1985». Lunedì, martedì e mercoledì nelle sale cinematografiche arriverà Corri ragazzo corri , tratto dal romanzo di Uri Orlev, scrittore israeliano per ragazzi. La pellicola di Pepe Danquart racconta la storia di Jurek, 9 anni, dopo la fuga dal ghetto di Varsavia. Altri film sul tema allo Spazio Oberdan .
Martedì, al Teatro della memoria di via Cucchiari, sarà il cantautore Marco Ferradini a salire sul palco per «1944», racconto teatrale che prende il titolo dall'anno in cui la
Risiera di San Sabba, alle porte di Trieste, dall'originaria funzione di smistamento di prigionieri verso campi di concentramento europei, diventa essa stessa campo di sterminio con la messa in funzione del forno crematorio.