Non un party ma un ritrovo tra giovani. Non un «bottellon», ma ragazzi che passano la notte insieme a bere birre portate da casa. Nominalismi? No, visioni opposte della realtà: la versione dell «bottellon» che si è tenuto venerdì notte proposta dall'assessore alla Sicurezza del Comune Marco Granelli è molto distante dal vissuto dei residenti dell'intero quartiere che va da Piola a piazza Leonardo da vinci. Venerdì sera dalle 22,40 fino a notte fonda si è tenuto alla fine il cosiddetto «bottellon», un raduno alcolico non autorizzato con tanto di musica sparata da casse (non autorizzate) al massimo volume, vendita di alcolici illegale, schiamazzi, degrado. Nonostante il presidio della polizia e dei vigili che avevano chiuso le strade che si affacciano sulla piazza antistante il Politecnico per impedire ai ragazzi di arrivare in macchina, moto o motorino. Paradosso dei paradossi: alcuni residenti che tornavano a casa in auto hanno dovuto insistere con gli agenti e mostrare i documenti per poter accedere alle loro dimore, mentre i ragazzi, a piedi, hanno con tutta tranquillità raggiunto la piazza e bivaccato fino alle 4 del mattino.
Così mentre circa 500 giovani ballavano, bevevano, fumavano, chiacchieravano con il cocktail in mano per tutta la notte, i residenti non hanno chiuso occhio fino almeno alle 4. Finita la festa sono arrivati i camion di Amsa, a pulire, spazzare, lavare marciapiede e carreggiata e raccogliere le centinaia di bottiglie e bicchieri sparsi per terra, mentre gli abitanti della zona stavano ancora cercando di addormentarsi. Soddisfatti gli organizzatori, che sono riusciti, nonostante i roboanti annunci del Comune a organizzare la loro festa illegale, soddisfatto l'assessore alla Sicurezza per aver tutelato il divertimento dei giovani. Se giovedì in consiglio comunale Granelli aveva annunciato: «Ci sarà attività di contenimento, da parte delle forze dell'ordine per impedire che la gente affluisca in piazza Leonardo Da Vinci per un'iniziativa non autorizzata in una piazza della città. Non è tollerabile». All'indomani del bottellon, l'assessore aveva cambiato idea: «Sicuramente mi sento di affermare che ieri è stato raggiunto il risultato di bloccare il rave con il degrado, permettendo invece a giovani di trovarsi e passare insieme la sera, bevendo birre portate da casa, riducendo al minimo l'impatto negativo per il quartiere. (...) Il nostro desiderio non è impedire il divertimento, ma il degrado».
«Piazza piena di gente, musica dalle ore una per tutta la notte, rifiuti, bottiglie, vetri rotti ovunque - il racconto di Marco Cagnolati, consigliere di zona 3 (Fi) che aveva chiesto l'intervento della Prefettura -. Le sue dichiarazioni, le rassicurazioni del sindaco, le riunioni in Prefettura hanno un valore? Ma non riuscite proprio a far rispettare l'ordine pubblico?». «Siamo all'anarchia più assoluta.
Il fallimento dell'amministrazione Pisapia è totale e assoluto ma noi di Forza Italia continueremo a difendere le ragioni dei cittadini perbene fino a quando al Governo della città tornerà qualcuno che ritiene che il rispetto delle leggi sia un valore assoluto e non un accessorio non più di moda» tuona Giulio Gallera coordinatore cittadino di Fi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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