Nell'era Facebook l'eterno fascino delle «Debuttanti»

Domani sera ragazzi e principesse in valzer con cadette e cadetti del liceo militare Teuliè

Nell'era Facebook l'eterno fascino delle «Debuttanti»

Le pari opportunità entrano in una delle più antiche tradizioni del Sacro Impero e ci arrivano non da quote rosa, ma azzurre come il mantello dei principi delle fiabe. Quest'anno al Grande Ballo Viennese delle debuttanti, dove danzerà Anna Borrelli, la Cenerentola italiana nominata dalla Disney in vista dell'uscita del film, a debuttare saranno soprattutto quattro maschietti in smoking che faranno da cavalieri alle cadette della scuola militare Teuliè. Il principe azzurro si colora ancor più di azzurro iniziando a danzare in società per la sua pulzella.

«Mi sto preparando da novembre ai corsi dell'accademia Teuliè insieme alla mia dama Ewa Meo - racconta Antonio Scoccimarro -. E' divertente trovarsi in un'atmosfera lontana da quella delle abitudini giornaliere. Indosserò uno smoking; ad alcuni sembrerà strano invece è romantico», e così sarà domani dalle 19.30 anche per sedici ragazze che entreranno nel salone d'Oro di palazzo Spinola alla società del Giardino tra stucchi e lampadari d'altri tempi, d'altri spazi.

Quel «C'era una volta» è sempre in ballo per una ragazzina di 17 anni: «Il ballo delle debuttanti è l'illusione di essere principessa per un giorno». Si definisce realista Francesca Balducci ma per questo ha deciso di valzeggiare. «Mio padre è un socio - spiega -. L'anno scorso mi ha portato a vedere la manifestazione. Sono rimasta incantata: la vita è una conquista pesante, almeno per qualche ora ti senti dentro una fiaba e sai di poterla condividere con ragazzi, i cadetti della Teuliè, che tutti i giorni osservano una disciplina ferrea, ubbidiscono a regole che altri giovani non accetterebbero mai, eppure sorridono di più di tanti altri loro coetanei». Conferma il colonnello Gioacchino Violante, comandante della scuola: «Il nostro è un liceo d'elite dell'esercito italiano, dove la cultura è al servizio dell'intelletto e del carattere».

Ieri è stata l'ultima prova dell'abito per Saide Galletti, 16 anni. «Ringrazio mio fratello Massimiliano per avermi regalato questa serata. Molta gente in questi mesi mi ha guardata in modo strano, dicendo: tu al ballo? A me piace andare in discoteca, ma questa è un'esperienza che si può fare una sola volta nella vita, quindi: perché no?». Non è stato facile per Saide varcare le soglie dell'accademia militare, imparare i passi di valzer, stare al posto giusto in quel particolare momento di una musica che non ascolta per abitudine. «Tra i classici amo Chaikowskij ma, devo ammetterlo, non sono un'esperta».

Credi ancora al principe azzurro? «Sì. Vorrei convincermi che è una sciocchezza, ma c'è un lato di me che immagina un uomo come quello delle fiabe: che ti salva.

Sto con i miei amici su Facebook e su Instagram, ma una frase d'amore per me è sempre bella solo su un biglietto di carta e un uomo deve essere come quello di un ballo magico». Quella natura umana che, nonostante internet e social, non cambia mai? Viene da dire, speriamo.

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