No ai Bronzi all'Expo: «Sono intrasportabili»

La decisione definitiva della Commissione dei Beni Culturali Sgarbi: «Il problema è tecnico, ma la risposta è stata politica»

No ai Bronzi all'Expo: «Sono intrasportabili»

I bronzi di Riace? «Troppo fragili», afflitti da «microfessure» e con «problemi di tenuta strutturale». Insomma, «non trasportabili». Quindi per Expo 2015 rappresentano un capitolo chiuso. E chi coltivava ancora qualche velleità in merito è stato dissuaso definitivamente ieri dal ministro dei Beni Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, che ha commentato il parere negativo della Commissione scientifica del Mibact - presieduta da Giuliano Volpe, ordinario di archeologia all'università di Foggia - sul trasferimento dei Bronzi di Riace in occasione dell'Esposizione universale.

«Il lavoro per noi ora sarà quello di rafforzare tutte le iniziative già in essere affinché i visitatori di Expo allunghino la loro permanenza in Italia - ha precisato il Ministro, per vedere la bellezza che tutto il nostro Paese offre, a cominciare dal Museo Archeologico di Reggio Calabria».

«Ringrazio davvero il Presidente Giuliano Volpe e tutti i componenti la Commissione per il lavoro approfondito che hanno fatto e in un tempo così breve - ha proseguito Franceschini - il livello di assoluta e indiscussa competenza dei componenti e la totale libertà da condizionamenti nella quale hanno potuto confrontarsi e decidere, è la garanzia migliore della fondatezza della decisione».

«Ho detto, appena ricevuta la richiesta ufficiale del presidente della Regione Lombardia di avere i Bronzi a Milano per Expo, - ha concluso il ministro dei Beni Culturali e del Turismo - che prima di una qualsiasi decisione “politica“ sul merito, occorreva avere un parere scientifico sulla possibile trasportabilità. Ora la risposta è arrivata molto chiara e chiude il dibattito».

«Come previsto, prevale pregiudizio politico. Li sostituiremo, ci perde solo la Calabria» ha commentato con un tweet il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni.

Più incisivo Vittorio Sgarbi, ambasciatore della cultura per la regione Lombardia per l'Expo. «Una commissione che agisce sul piano politico e non tecnico defraudando la Calabria - ha commentato il critico d'arte -.A fronte di 5 milioni di visitatori previsti all'Expo, che avrebbero pagato un biglietto da 10 euro, la Calabria avrebbe potuto beneficiare di 50 milioni di euro». I membri della commissione, insiste, «andrebbero denunciati tutti alla Corte dei conti, la loro è stata una risposta politica mentre gli era stato posto un quesito tecnico». E Sgarbi, sottolineando che il parere della commissione è stato espresso all'unanimità, punta il dito in particolare su Bruno Zanardi, associato di teoria e tecnica del restauro presso l'Università di Urbino e facente parte della Commissione tecnica istituita dal ministro dei Beni Culturali.

«Zabnardi lo avevo indicato io a Franceschini, lui che ha una grande esperienza di restauro aveva dichiarato

fino a pochi giorni fa che se l'uomo è andato sulla Luna non si vede perché non si potrebbero spostare i Bronzi di Riace. Invece anche lui ha votato come gli altri, ha votato anche lui contro per ragioni di opportunità».

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