No Pass fanno le vittime e chiamano il 112. "Ci hanno sequestrato"

Scene deliranti allo scioglimento del corteo: 115 gli identificati, di cui 11 subito denunciati

No Pass fanno le vittime e chiamano il 112. "Ci hanno sequestrato"

«Volevano paralizzare il traffico e ci sono riusciti...» commenta un poliziotto del Reparto mobile togliendosi il casco blu dell'ordine pubblico per poi ricacciarselo subito in testa. Viale Beatrice d'Este, ore 19.04 di sabato. Come da copione, nel completo trionfo di egoismo e irresponsabilità, gli oltre 4mila del popolo No Green pass e No Vax anche stavolta hanno fatto di testa loro. E ribellatisi al percorso imposto dal questore Giuseppe Petronzi - responsabile in settimana di un'opera di mediazione che con simili referenti non poteva che essere votata al fallimento - hanno invaso entrambe le carreggiate di viale d'Este, istigando le reazioni dei residenti, tra i quali una donna che non esita a lanciare un secchio di acqua dalla finestra sui manifestanti. Per tutta risposta loro insultano chiunque osi fare rimostranze ai modi della loro protesta, arrivando a dare calci a gomme e specchietti di alcune automobilisti bloccati in file chilometriche in Porta Romana e «rei» di lamentarsi per essere rimasti imbottigliati nel traffico senza preavviso. La loro rivincita arriverà intorno alle 21. Quando i manifestanti, giunti tra via Scesa e via Anfossi (il corteo avrebbe dovuto concludersi proprio a quell'ora in piazzale Oberdan ma solo se i No pass avessero rispettato il percorso indicato dal questore) sono stati bloccati lì come topi in trappola e fatti defluire piano piano fino al completo disperdersi della folla. Chi c'era a quel punto ha assistito a scene deliranti, con i No Green pass che chiamavano il numero di pronto intervento 112 dichiarandosi «vittime di sequestro di persona».

Il bilancio degli identificati, considerato il numero non altissimo di partecipanti al corteo, (la metà o anche un terzo di quelli raggiunti in diverse occasioni le scorse settimane) è particolarmente significativo. La polizia - che parla ufficialmente di un'opera di «deliberato intralcio del traffico» per «creare confusione» - ha identificato infatti 115 persone. Di queste, undici sono state subito accompagnate in questura per essere denunciate, mentre le posizioni delle restanti 93 (tutte identificate al termine del corteo, in via Sciesa) sono al vaglio dell'autorità giudiziaria.

Ma vediamo nel dettaglio le accuse che hanno colpito le 11 persone accompagnate in questura. Tra loro ci sono due donne italiane scatenate e che in corteo hanno fatto il bello e il cattivo tempo. Sono sorelle di 47 e 54 anni, denunciate per manifestazione non preavvisata, interruzione di pubblico servizio e violenza privata, resistenza a pubblico ufficiale, inosservanza dei provvedimenti dell'autorità, rifiuto di indicazioni sulla propria identità personale e vilipendio della Repubblica, delle istituzioni costituzionali e delle forze armate. Un 21enne sardo è stato quindi deferito per il porto di un coltellino e per danneggiamento aggravato dopo aver imbrattato un veicolo della polizia; due 23enni gemelli, ritenuti responsabili di aver insultato a più riprese un giornalista di Fan Page - prima della manifestazione, durante e al termine del corteo - sono invece accusati rispettivamente di porto di un coltello e resistenza a pubblico ufficiale l'uno e di violenza privata l'altro. Un 29enne dovrà rispondere di manifestazione non preavvisata, interruzione di pubblico servizio, violenza privata e accensione pericolosa (di un fumogeno), mentre un 39enne e un 49enne sono accusati di manifestazione non preavvisata, interruzione di pubblico servizio, violenza privata nei confronti di un altro giornalista, quindi di oltraggio a pubblico ufficiale e istigazione a disobbedire alle leggi.

Foglio di via obbligatorio dal comune di Milano per la durata di un anno, infine, contro due anarchici lecchesi di 26 e 34 anni, accusati di manifestazione non preavvisata, istigazione a disobbedire alle leggi, interruzione di pubblico servizio e resistenza a pubblico ufficiale.

Denunciato infine anche un terzo anarchico, un bergamasco di 24 anni.

Arrivederci quindi al prossimo sabato. Che (occhio alla scaramanzia!) essendo il diciassettesimo di protesta settimanale consecutiva e cadendo di sabato 13, potrebbe riservare qualche sorpresa poco piacevole ai No pass.

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