Non ha ancora un nome il ciclista morto nel Naviglio

L'uomo aveva tuta e caschetto, ma non i documenti Appello dei carabinieri: aiutate a dargli un'identità

A poche ore dal ricovero nel reparto di rianimazione agli Ospedali Riuniti di Bergamo, domenica notte il suo cuore ha cessato di battere. Del resto sabato pomeriggio, quando è stato portato con l'elisoccorso del 118 a Bergamo, era già in condizioni gravissime il ciclista che poco prima delle 17.30 a Robecco, comune a ovest di Milano (quasi al confine con la provincia di Novara) era caduto nel Naviglio Grande mentre percorreva in bici la pista ciclabile che corre parallela al corso d'acqua, nel tratto di fronte a Villa Gaia. «Abbiamo deciso di trasferirlo a Bergamo perché sono particolarmente attrezzati per casi di ipotermia come il suo» avevano spiegato gli operatori del 118, giunti sul posto insieme ai carabinieri della compagnia di Abbiategrasso e ai vigili del fuoco di Milano. Alcuni passanti, che avevano poi lanciato l'allarme, avevano notato il poveretto in tuta da ciclista e caschetto, annaspare in acqua cercando di non annegare e, una volta trascinatolo a riva, avevano tentato di salvargli la vita praticandogli la respirazione bocca a bocca. La rianimazione era stata poi proseguita dagli infermieri della Croce Bianca, ma il poveretto non riusciva a riprendersi e a quel punto era stato caricato sull'elicottero e spedito a Bergamo. «Doveva essere rimasto molto tempo in acqua, in un punto, tra l'altro, dove la corrente è fortissima (Infatti la bici non è stata rinvenuta, ndr) e l'acqua particolarmente fredda» raccontano ancora i soccorritori che, già da subito, disperavano di salvargli la vita.

Alla tristezza di una morte così improvvisa e assurda si aggiunge un insolito e drammatico giallo: l'uomo deceduto non ha un'identità e, fino a ieri pomeriggio, nessuno ha denunciato la sua scomparsa. In tuta tecnica da ciclista, senza documenti, dai tratti somatici potrebbe essere un italiano di età oscillante tra i 30 e i 35 anni. Tuttavia di lui non si sa nulla di certo al momento. Dello sconosciuto - il cui cadavere si trova all'obitorio degli Ospedali Riuniti - i carabinieri della compagnia di Abbiategrasso e la polizia di Bergamo (che procede per l'identificazione) hanno diffuso delle foto a tutti i comandi territoriali, chiedendo di verificare le denunce di scomparsa raccolte nelle ultime ore e le prossime. Chiunque avesse dei dubbi, suggeriscono gli investigatori, può chiamare il comando dei militari di Abbiategrasso allo 02.94.01.01.00.

Intanto la Procura di Bergamo ha aperto un fascicolo sul decesso, mentre nelle prossime ore, qualora nessuno ne reclamasse le spoglie, la foto del poveretto potrebbe essere diffusa agli organi di stampa per favorirne il riconoscimento.

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