«Questa domenica a piedi il Comune se la poteva proprio evitare» risponde così Mario Boselli, presidente della Camera Nazionale della Moda a proposito delle proteste degli organizzatori di Mipel e Micam, le fiere della calzatura e della pelletteria che aprono i battenti oggi a Rho Pero. Lo stop al traffico non ha ragione di essere dopo le piogge e il vento dei giorni scorsi. Fermare il traffico il giorno di apertura di due fiere internazionali, Mipel e Micam, è davvero un controsenso, oltre che un enorme danno al settore. «Per una settimana - spiega Boselli -la pioggia e il vento hanno ripulito completamente l'aria. I riscaldamenti, che sono la principale fonte di inquinamento, sono spenti. Francamente non capisco proprio la decisione dell'amministrazione di fermare il traffico questa domenica con due importanti fiere che aprono».
Un danno che va a incidere in un periodo di grave crisi come questo. Oggi sono attesi sotto le vele di Fuksas ben 40mila buyer da tutta Italia per l'apertura del salone delle calzature (Micam) e della pelletteria (Mipel). Come faranno gli addetti ai lavori che arrivano da fuori, ma non solo a raggiungere la fiera con il blocco della circolazione, ammesso che ne siano stati informati? si chiedono gli organizzatori. I presidenti delle fiere leader del settore un mese fa avevano avvertito della sovrapposizione delle due date, chiedendo una deroga per i buyer. E se dal sindaco non è arrivata nessuna risposta, se non giovedì sera la conferma delle deroghe per i 1573 espositori, due giorni fa dall'assessorato al Commercio è arrivato un laconico «vedremo» cui non è seguita nessuna comunicazione.
«La prima giornata per noi è la più importante - spiega Fabio Aromatici, direttore di MicaM -. Una fiera come questa capita una volta ogni sei mesi».
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