Persino la sinistra, che di questi tempi non risparmia critiche all'assessore al Turismo, è pronta a battersi per evitare che il regolamento sulla tassa di soggiorno in aula dopo l'estate passi secondo le linee proposte dall'assessore Franco D'Alfonso. Gli aumenti sono già scattati da lunedì scorso: un euro in più a stella (2 euro a persona e al giorno negli hotel più economici) fino ai 5 euro per il massimo livello. Nel 2014 si prevedono 32,6 milioni di incasso ma anche perchè oltre alla stangata nel regolamento si propone di eliminare tutte le esenzioni e lasciare solo delle agevolazioni. Oggi ad esempio chi ha meno di 18 anni non paga, in futuro potrebbero i giovani potrebbero sborsare almeno un euro ovunque senza distinzioni di stelle, lo stesso per i parenti di ricoverati negli ospedali. Per favorire il turismo congressuale invece lo sconto per gli eventi con più di mille partecipanti salirà dal primo gennaio 2014 dal 20 al 50%.
Per l'anno in corso il Comune conta di incassare 28,2 milioni dalla tassa di soggiorno. Stima un totale di quasi otto milioni di presenze nelle strutture ricettive milanesi (7.984.093 clienti), la maggior parte - 4,2 milioni di persone secondo le previsioni soggiornerà in hotel a 4 stelle, seguono i 3 stelle (1,9 milioni circa) e i 5 stelle (520.691). Le categorie più alte dunque con l'imposta tra 4 e 5 euro a persona e a notte garantiranno circa 25 milioni dell'introiti dalla tassa.
Notti a 4 o 5 stelle per il 60 per cento dei visitatori
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.