"Notti ormai da incubo. Denunceremo Sala, basta con le promesse"

I residenti: "Qui in Darsena sempre peggio". Svolta Montegrappa: "Finalmente le divise"

"Notti ormai da incubo. Denunceremo Sala, basta con le promesse"

Un inferno. Il «solito inferno» di molestie e insicurezza. Il comitato «MilaNo degrado e malamovida» riunisce dieci associazioni di varie zone di Milano, e descrive come un incubo le notti nelle vie più frequentate, soprattutto nei fine settimana. Un incubo che sembra non finire. «Se non passa il concetto che non si possono tollerare strade occupate, musica a palla fino alle due di notte, e grida sotto le finestre di chi dorme - dicono - non ci potrà esserci miglioramento. Dobbiamo avere presidio, controllo e intervento. Se no, continuiamo ad ascoltare l'elenco dei numeri delle forze dell'ordine che dà l'amministrazione e le promesse declinate al futuro».

La situazione in via Lecco, alla Darsena, e altrove, è ancora infernale - appunto - così come è stata descritta negli ultimi mesi dai comitati (ma si potrebbe parlare di anni, anzi è ulteriormente peggiorata di recente, dopo l'emergenza Covid). Rapine, risse, bottigliate e coltellate con sangue in strada e poi rumore paragonabile a quello alla curva di uno stadio, sporcizia e sesso fra le auto. «È esasperante vivere qui - dicono - e infatti a breve citeremo in giudizio il sindaco».

Un segnale positivo pare registrarsi invece in viale Montegrappa, dove la presenza delle forze dell'ordine adesso si fa sentire con effetti immediati sulla serenità di tutti. In Darsena no. E paradossalmente, percepivano meno problemi quando il solo problema era lo spaccio. «Ora - racconta l'ingegner Giuseppe Murante, residente nel quartiere Navigli fin dalla nascita - c'è questa movida che diventa delinquenza incontrollata, violenza anche verso gli estranei con aggressioni, feriti, rapine anche ai danni di ragazzi. Sono vere e proprie orde che compiono scorribande». «Questa situazione - racconta - l'abbiamo rappresentata in una lettera trasmessa a tutte le istituzioni. Abbiamo denunciato problemi che possono danneggiare potenzialmente la salute e l'incolumità delle persone. Non abbiamo ricevuto alcuna risposta e la situazione peggiora costantemente. Io vivo qui da 58 anni, la zona è preda di un fenomeno di baby gang che è solo la punta dell'iceberg. C'è un problema di sicurezza che scaturisce anche dagli alcolici venduti da ambulanti più o meno regolari, c'è un problema di spaccio di stupefacenti, collegato anche a via Gola». «Sono fenomeni dilaganti - osserva - esplosi in particolare nell'ultimo anno». In zona Navigli si ritiene che il tema sia anche l'assenza di adeguati controlli: «Sono scomparsi da tempo» racconta Murante, che parla di «totale assenza della Polizia locale, che a quanto pare non è organizzata per i turni serali e notturni, e intanto qui arrivano non solo da fuori Milano ma da fuori Lombardia, organizzati anche con i pullman. E la situazione è sempre più fuori controllo». «Milano - riflette - pare segmentata in distretti del divertimento, zone in cui si vive una totale assenza di autorità e una percezione di impunità di chi delinque». Negli ultimi mesi - come detto - qui si è avvertito un peggioramento della situazione. «L'invasione del suolo pubblico da parte dei locali - secondo Murante - favorisce l'occupazione di intere vie, e le vittime siano noi residenti, in particolare coloro che vengono rapinati o minacciati, ma in generale tutti i coloro che fino alle 4 di notte non possono neanche dormire».

Nelle ultime due settimane, tuttavia, anche in Darsena hanno notato una maggior presenza di forze dell'ordine. E in viale Montegrappa questa maggior presenza ha già avuto un impatto. Un residente, uno dei condomini costretti finora a servirsi di guardianìa privata, ha riscontrato un cambiamento notevole, segno che la presenza di divise ha effetto: «Qui - riferisce - la situazione era piombata nel caos con la riapertura dei locali, ma con la presenza di Carabinieri e Polizia al venerdì e al sabato, con un presidio costante, la situazione è notevolmente migliorata, l'allarme sembra rientrato. Un presidio stanziale di pattuglie ha funzionato molto bene e nelle ultime settimane, dopo gli episodi violenti, vediamo auto che girano e fanno controlli accurati». «È probabile che abbiano trovato la ricetta - osserva sollevato - vediamo un impegno che pare andare in direzione giusta.

Bisogna vedere quanto è legato a questi fatti eccezionali e quanto invece sarà permanente. Incrociamo le dita. Il miglioramento è netto. Se continua e tutto va bene non ci sarà bisogno di rinnovare l'incarico di guardianìa privata».

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