Dal Comune di Milano arrivano altri 9 milioni di euro per interventi straordinari di manutenzione dei corsi d'acqua a valle del Seveso. Con due delibere approvate dalla giunta sono stati varati importanti interventi per contenere il rischio idrogeologico rappresentato dal fiume. Il primo riguarda il consolidamento di Cavo Redefossi, nel tratto tra piazza Cinque Giornate e corso Lodi. I lavori, per un importo pari a 7 milioni e 200mila euro, sono finanziati dal programma statale «#italiasicura» e saranno realizzati successivamente a quelli per il consolidamento del primo tratto del canale sotterraneo, tra piazza Oberdan e piazza Cinque Giornate (già finanziati dal Comune per un importo di 7.650.000 euro). Il secondo stanziamento - oltre 1 milione e mezzo di euro - riguarda il risanamento del canale sotterraneo del Naviglio Martesana che scorre sotto via Melchiorre Gioia, fra via Pirelli e viale della Liberazione, nel quale confluiscono le acque del Seveso. I lavori saranno eseguiti da MM spa e prevedono la riqualificazione delle gallerie sotterranee in cui scorre il fiume, con il ripristino delle condizioni della struttura dei canali e quindi il miglioramento del flusso del Seveso, che nel suo tratto tombinato confluisce prima nella Martesana e poi nel cavo Redefossi. «Il nostro impegno affinché il Seveso non rappresenti più una minaccia per i milanesi è costante e concreto - commenta l'assessore alla Mobilità e ambiente Pierfrancesco Maran -. Questi interventi fanno parte del grande piano di contenimento dell'emergenza che prevede anche la depurazione delle acque e la realizzazione delle quattro vasche di laminazione. Il Comune di Milano - aggiunge - ha stanziato 20 milioni di euro per quella di Senago, cui si aggiungono i 10 della Regione, mentre il governo ha già messo a disposizione ingenti finanziamenti per realizzare quelle al Parco Nord a Milano, a Lentate sul Seveso e tra Paderno e Varedo.
In primavera abbiamo anche realizzato la pulizia di un tratto importante della tombinatura del Seveso. Andiamo avanti per dare una risposta concreta ad un problema che esiste da 40 anni e per mettere fine alla parola emergenza».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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