«Nuova giunta, ma il gruppo si dimette»

Si vota o non si vota? E quando si vota? Roberto Formigoni assicura che «venerdì sera il gruppo del Pdl presenterà le dimissioni e si andrà allo scioglimento» del consiglio regionale. Ma è il giorno della presentazione della nuova giunta e l'attenzione è tutta per i nuovi assessori regionali, anche se tempo. Undici assessori, un sottosegretario e un delegato. Sette i professori, molti dei quali con esperienza politica. «Una giunta di alto profilo, anche se rimarrà in carica per un periodo limitato di tempo» la presenta Formigoni. Probabilmente quattro mesi, precisa il presidente della Regione, fino all'insediamento della squadra che arriverà dopo il voto.
Le prime anticipazioni sulla giunta erano arrivate alle sette di mattina via Twitter. Vicepresidente il leghista Andrea Gibelli e i due assessorati più pesanti, Sanità e Infrastrutture, a due tecnici di area. A guidare la Sanità Mario Melazzini, l'oncologo da dieci anni malato di Sla, già ai vertici tecnici dell'assessorato. Alle Infrastrutture Andrea Gilardoni, professore della Bocconi, presidente dell'Amsa nella giunta Formentini e presidente dell'Osservatorio sui costi del non fare, che valuta gli impatti economici, sociali e ambientali dei ritardi nelle grandi opere.
Alla Casa (l'assessorato di Domenico Zambetti, arrestato per aver comprato voti dalla 'ndrangheta), ma anche a Territorio e Urbanistica, va l'ex generale dell'Arma dei carabinieri, Nazzareno Giovanelli, che si occuperà anche di Protezione civile, Polizia locale e Sicurezza. La pidiellina Valentina Aprea rimane in giunta e raddoppia le competenze: oltre a Istruzione e Cultura, si occuperà di Formazione, Occupazione e politiche del lavoro. Il formigoniano Romano Colozzi ottiene la conferma al Bilancio e si occuperà anche di Semplificazione e digitalizzazione.
L'assessorato a Commercio, Turismo e Servizi di Margherita Peroni, area Cl, passa a Giovanni Bozzetti, ex assessore comunale di area ex An, larussiano, che fa così il suo rientro in politica, dopo essere stato escluso dalla giunta Moratti dall'ex sindaco, che gli aveva preferito altri esponenti di An. Famiglia, conciliazione, integrazione e solidarietà sociale vanno a Carolina Elena Pellegrini, professoressa di Lettere alle superiori e candidata sconfitta del centrodestra a sindaco di Rho, vicina a Cl.
L'Ambiente va a Leonardo Salvemini, avvocato amministrativista e docente universitario di tutela e valorizzazione dei beni culturali, che nel 2005 a Laveno Mombello corse come candidato sindaco, sostenuto dall'allora Casa delle libertà contro la Lega. All'Agricoltura va il perito agrario Giuseppe Elias. A Giovani e Sport Filippo Grassia, già ai vertici del Coni provinciale.
Resta in squadra Paolo Alli, fedelissimo del presidente della Regione, confermato come sottosegretario all'Expo 2015 e all'Attuazione del programma. Delegato alla Trasparenza rimane l'ex presidente della Corte d'Appello, Giuseppe Grechi.
Resta invece fuori dalla giunta a tempo Ombretta Colli.
E veniamo ai destini dell'aula. La conferenza dei capigruppo ha deciso di convocare il consiglio regionale da venerdì 26 ottobre fino a martedì 30, con sedute no stop che continueranno anche sabato e domenica.

«Se c'è la volontà quattro sedute sono sufficienti per arrivare a un accordo e se qualcuno venerdì vorrà far saltare il tavolo se ne assumerà politicamente la responsabilità» dice il presidente del consiglio, il leghista Fabrizio Cecchetti. È Formigoni a ipotizzare lo stop per venerdì: «I numeri ci sono. Se anche mancassero alcuni del Pdl, allo scioglimento arriveremmo lo stesso».

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