(...) ha saputo ricostruire l'alleanza tra Forza Italia, Lega, Fdi, mondo civico e l'area popolare che fa riferimento a Ncd, e il centrodestra è diventato competitivo. Ora il disegno è esportare il modello Milano al resto del Paese. Parisi ha annunciato un'agenda di governo entro pochi mesi e l'avvio di un tour della kermesse lanciata ieri e presentata dal vicedirettore del Giornale Giuseppe De Bellis (oggi seconda parte, dalle 9 alle 13) nelle grandi città italiane. Tanti colonnelli azzurri guardano con sospetto la piattaforma lib-pop firmata Parisi, qualche seconda fila pensa sia l'ultimo treno per «rottamare» parlamentari e senatori di lungo corso. Per convinzione o per «ascoltare il progetto e la voce della società civile» (la formula di rito) la delegazione azzurra locale era nutrita. A partire dalla coordinatrice regionale di Fi Mariastella Gelmini, al coordinatore cittadino Fabio Altitonante, il capogruppo in Comune Gianluca Comazzi e il vice Alessandro De Chirico. Quasi tutti presenti i consiglieri comunali: (da Pietro Tatarella a Silvia Sardone, Fabrizio De Pasquale, Luigi Amicone), c'era il presidente di zona 9 Lardieri e una decina di consiglieri dei Municipi. Presenti la deputata Ue Lara Comi, il sindaco di Assago Musella e l'ex di Segrate Alessandrini, indicato ben prima di Parisi da Berlusconi come un papabile sfidante di Sala alle Comunali, ma subito fuori dai giochi. Una manciata di big, ma una carica di ex: assessori o consiglieri in Comune o nella ex provincia. Da Tiziana Maiolo (in prima fila) a Ada Grecchi, Giancarlo Martella, Riccardo Albertini, Lorenzo Malagola, Edoardo Croci, Vincenzo Giudice (che indossa la maglietta gialle dei 200 volontari). Nutrita l'area centrista locale che va da Manfredi Palmeri a Matteo Forte (anche lui con la t-shirt gialla), Alessandro Colucci accanto ai big Maurizio Lupi, Roberto Formigoni, Gabriele Albertini. C'è un altro ex sindaco, Paolo Pillitteri e il figlio ex assessore Stefano. Sul palco solo esponenti della società civile, i politici per una volta restano in platea.
Passa al Megawatt la regista Andrè Ruth Shammah, esponente della sinistra radical ma sempre vicina a Parisi: «É sempre positivo che ci siano iniziative come queste, di ascolto della società civile. Sono qui per ascoltare» spiega. Saluta Antonella Camerana, signora dei salotti milanesi e fondatrice della onlus «Progetto Sogni». Girano in sala l'ex sindacalista della Cisl Luigi Galbusera, Lucio Bergamaschi, imprenditore nel mondo della pubblicità, il presidente di Ferrovie Nord Fabrizio Garavaglia. C'è l'ex senatore ed economista Franco De Benedetti, l'esponente della comunità ebraica Yoran Cortona
E c'è la gente, punto. Come Davide e Martino, 19 anni, dalla prossima settimana sui banchi del Politecnico a studiare Ingegneria ma ieri arrivati da Vimercate al Megawatt solo «per curiosità, abbiamo sentito alla tv che è un progetto molto innovativo, siamo qui per ascoltare Parisi». Da Brera arriva invece la signora Roberta, già attiva nei comitati contro Area C e poi contro piazza Castello pedonale, misure introdotto da Giuliano Pisapia. Non è una sorpresa che tifasse Parisi alle Comunali. È proprietaria di una cartoleria, nonna di sei nipoti e «solo uno come lui - dice - può cambiare le cose, sbloccare il commercio ostacolato da troppi vincoli. Sono qui non tanto per me ma per i miei figli e nipoti». A proposito di figli, c'è la seconda di Parisi tra le prime file.
Camilla, 26 anni, assicura lo sostiene al 100 per cento, anche se è super-impegnato «non ci fa mancare niente». Si è consultato con la famiglia prima di buttarsi in politica? «Ovvio, con tre donne in casa non può decidere da solo».Chiara Campo
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