Alberto Giannoni
La polemica sui centri islamici divampa. E agita il Pd, tanto che arriva una richiesta di dimissioni della consigliera Sumaya Abdel Qader, eletta in Comune con il sostegno della sinistra interna al partito. L'ultimo caso, di una lunga serie, che coinvolge il Caim, è legato alla svolta autoritaria della Turchia. Il portavoce del coordinamento dei centri islamici milanesi, Davide Piccardo, è finito al centro delle critiche per la soddisfazione con cui ha salutato l'esito della crisi turca. Ancor più esplicito il padre di Davide, uno dei fondatori dell'Unione delle comunità islamiche italiane, Hamza Roberto Piccardo, che ha parlato in termini entusiastici di quella che ha chiamato «una vera rivoluzione» che, a suo dire, avrebbe riportato il paese di Ataturk a essere «una grande nazione musulmana di fatto e di diritto». Il coordinatore Caim ha cercato poi a più riprese di difendersi e spiegare. «Non ci sto a essere rappresentato come uno che inneggia alle purghe o alla violenza perché la ritengo una mistificazione piena di malafede - ha detto - Al contrario mi sono espresso con passione nelle ore del tentato colpo di Stato militare in Turchia proprio perché considero la democrazia un bene prezioso». Tenendo conto che Ankara ha appena sospeso la convenzione europea dei diritti dell'uomo, operando epurazioni di massa di insegnanti e magistrati, la definizione di «democrazia» è discutibile. Ed è comprensibile lo sdegno con cui un pezzo di Pd ha commentato questa linea dei Piccardo. Il caso ha ovviamente contribuito a peggiorare la fama di cui i vertici del Caim godono a Milano, anche se la vicesindaco, Anna Scavuzzo ha ricevuto Piccardo a Palazzo Marino nell'ambito di una serie di incontri con le comunità religiose. Ma se il Comune conferma la scelta del Caim come interlocutore, c'è qualcuno che vorrebbe sancire in Consiglio comunale la fine di questa interlocuzione. Si tratta di Maryan Ismail, l'antropologa italo somala uscita dal Pd in polemica con la linea pro-Caim. Venerdì Sumaya, che del Caim è dirigente, aveva preso le distanze da Piccardo, prendendo sulla Turchia una posizione molto chiara, che il segretario del Pd Pietro Bussolati ha provato a diffondere il più possibile nel tentativo di smontare il caso. Ma ieri Ismail è tornata a incalzare la consigliera musulmana. «Chiedo che chiarisca meglio il suo non riconoscersi pienamente nel modo di esprimersi del portavoce del Caim» ha detto.
Per poi aggiungere: «Il Consiglio comunale dichiari il Caim interlocutore inammissibile per le istituzioni milanesi. Viceversa qualora la consigliera si dissoci solo in parte dalle dichiarazioni del portavoce del Caim, ne chiedo le immediate dimissioni».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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