Cronaca locale

Nuove regole per gli animali Vietato fumare nelle aree cani

Dopo il divieto di fumo alle fermate, la nuova crociata Sui mezzi Atm ecco le zone riservate ai soli animali

Marta Bravi

D'ora in poi sarà vietato fumare nelle aree cani della città. Non solo, vietato anche dare da mangiare ai piccioni in tutta Milano. È durata poco più di due ore la discussione sugli ultimi dei 189 emendamenti al «Regolamento comunale per il benessere degli animali»: verso le 19 infatti è caduto il numero legale. Nelle due ore di dibattito e votazione però è stato approvato (all'unanimintà) l'emendamento firmato dal consigliere d'opposizione Manfredi Palmeri che chiedeva l'introduzione dell'istituzione di aree cani smoke free. Ecco che dopo l'annuncio del sindaco che in primavera vieterà di fumare alle fermate dei mezzi pubblici di superficie, il consiglio ha varato un secondo colpo alle sigarette all'aperto. «In aggiunta a tutte le considerazioni sul fumo passivo, anche per gli animali motiva Palmeri c'è un evidente tema di decoro e di igiene che va considerato nella fruizione di questi spazi: i cani e i proprietari vanno rispettati e oggi non è affatto così. Basta mozziconi, che sono ulteriormente pericolosi per i cani, attratti dalla saliva umana: il possibile ingerimento è particolarmente dannoso tenuto conto che la nicotina assunta per via orale è un veleno neurotossico che può essere fatale».

Così appunto è stato esteso a tutta la città, per simmetria con un'ordinanza sindacale, il divieto di dare da mangiare ai piccioni. Approvato anche l'emendamento firmato dal Pd Carlo Monguzzi che chiede una deroga al divieto di vendere animali vivi da dare in pasto ai rettili, nel caso in cui il veterinario certifichi che il serpente in questione, facendo «lo sciopero della fame» perchè non gradisce animali morti, rischi di deperire.

Tra le grandi novità che introduce la normativa, che sarà approvata lunedì, e su cui i consiglieri si stanno confrontando da mesi la creazione di aree dedicate sui mezzi tipo gli autobus o vagoni di tram e metropolitane esclusivamente agli amici a quattro zampe. Vagoni che saranno attrezzati anche di porta guinzaglio e riconoscibili, «come già avviene in Svizzera con i treni - spiega la firmataria Alice Arienta (Pd) - grazie a uno specifico logo. Questo per tutelare i cittadini che potrebbero avere paure, fobie o allergie per i cani».

Approvato anche l'obbligo per i veterinari di esporre nel loro ambulatorio privato il cartello che informa della legge sui microchip al proprio cane o gatto, pena una multa che va tra i 40 e i 240 euro. Ma c'è chi giura che i 3500 veterinari della città non apprezzeranno. «La filosofia che sta alla base del regolamento è che tutti gli esseri viventi, umani e animali, vadano trattati con rispetto e che siano evitate ogni tipo di sofferenze.

E che non sia più ammissibile che qualcuno possa divertirsi col malessere o il disagio di altri» - ribadisce Monguzzi che ha presentato l'emendamento, approvato, che disincentiva i circhi sul territorio, per non confliggere con la Legge Nazionale.

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