MiTo, il festival di musica (e non solo) di Milano e Torino, è un prisma dalle tante facce: opposte e complementari. Lo testimonia il programma di oggi (ore 21), agli Arcimboldi, con Yuri Temirkanov alla testa della sua Orchestra di San Pietroburgo. Nel programma si respira a pieni polmoni la Russia, quella di Pëtr Il'ic Cajkovskij (brani da Lo schiaccianoci) quindi Brahms (Sinfonia n.2 in re maggiore op.73). In tempi di tensioni, fantasmi di nuovi muri, blocchi e sogni imperialistici mai sopiti, è certo una performance che acquista un peso che va oltre la pura arte. Qual è la posizione di Temirkanov in tutta la faccenda? Temirkanov è uomo da podio, tutto musica, ma chissà che stimolato sul tema esprima il suo sentire d'artista oltre il pentagramma. L'occasione per conversare con Temirkanov c'è.
Alle Gallerie d'Italia in Piazza Scala, martedì (ore 16), il direttore incontra il pubblico, un evento che ha come anchorwoman la giornalista Carla Moreni, intervengono inoltre Francesco Micheli e Francesca Colombo. L'altro grande nome della settimana è quello della pianista argentina Martha Argerich attesa giovedì 11 (ore 21) in Conservatorio per il primo concerto di Cajkovskij, programma che prosegue con pagine di Heitor Villa-Lobos (Bachiana Brasileira n. 4 per orchestra) e Leonard Bernstein (Danze sinfoniche da West Side Story). Con questa carismatica donna e pianista, ci sarà la Neojiba Orchestra, Orchestra Giovanile dello Stato di Bahia diretta da Ricardo Castro.
Argerich, di Buenos Aires, ma con casa a Bruxelles e Parigi, e' artista dal temperamento viscerale. Pianista da quando ha quattro anni, fa concerti da mezzo secolo e li fa sempre divorata dal terrore del palcoscenico. Dopo un recital si scioglie, lanciandosi in cene con amici fino all'alba. Donna che si spende senza risparmio per dare visibilità ai giovani talenti.
Proprio per talenti del pianoforte, MiTo ha predisposto uno spazio speciale: ogni giorno, in Sala Puccini (Conservatorio) alle ore 18, è possibile conoscere giovani pianisti alle prese con Brahms. Secondo recenti indagini condotte da Makno, pare che il pubblico sia curioso di conoscere la musica dell'oggi, quella contemporanea spesso collocata ai margini di programmazioni poiché si teme dnon incontri i gusti del pubblico.
Ebbene, MiTo dedica un ritratto al compositore Fabio Vacchi le cui musiche verrano seguite sabato, ore 17, al teatro Studio Melato. La sera (ore 21), al Parenti, va in scena Avishai Cohen with Strings, con Avishai Cohen, basso e voce e un ensemble di sette strumenti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.