Olimpiadi, 3 impianti in città

Pattinaggio di velocità al PalaItalia che sarà realizzato con fondi privati a Santa Giulia, hockey su ghiaccio al Palalido («lo utilizzeremo») e le Olimpiadi invernali del 2026, se assegnate a Milano, potrebbero essere anche l'occasione per «mettere a posto un terzo impianto sportivo già esistente, tendenzialmente si lavorerà nel dossier su tre luoghi» ha riferito ieri il sindaco Beppe Sala. Improbabile a questo punto che si tratti dell'ex Palasharp come si era inizialmente ipotizzato, la scelta (a costi inferiori, solo per adattare piste e capienza) potrebbe ricadere sul Forum di Assago o su un altro impianto in città. «Potrebbe essere un buon lascito» sottolinea il sindaco all'indomani del patto a Venezia sul dossier lombardo-veneto con i governatori Attilio Fontana e Luca Zaia e il sindaco di Cortina Gianpietro Ghedina. L'altro punto importante, aggiunge Sala, è il villaggio olimpico che sarà realizzato con fondi Cio all'ex scalo Romana a diventerà alla fine un campus universitario. «Un'analisi recente del Sigest dice che si va verso una situazione in cui mancheranno case a breve, e si tratta di alloggi a prezzo medio basso». L'ipotesi scalo Romana è quella indicata nel dossier, ma si era discusso anche di Farini: «Ad oggi è così poi ragioneremo anche con Ferrovie, vedrò a breve l'ad». Dopo le parole entusiaste del presidente del board esecutivo del Cio Antonio Jr.Samaranch due giorni fa, il sindaco si attende dall'assemblea riunita a Buenos Aires martedì prossimo un voto positivo, «credo sia abbastanza certo che entreremo nella short list». Dopo l'uscita della turca Erzurum restano in campo Stoccolma e la canadese Calgary.

«É probabile che facciano una doppia assegnazione» come è avvenuto per le Olimpiadi estive (sono rimaste in corsa solo Parigi e Los Angeles e hanno ottenuto l'edizione 2024 e 2028), «per noi non andrebbe male». E il governatore Attilio Fontana ieri ha rivolto l'ennesimo richiamo sui fondi: «Credo sia interesse del governo fare in modo che questo sia un evento nazionale e non solo della Lombardia e del Veneto».

ChiCa