Non è chiusa la partita per ospitare le Olimpiadi 2024 a Milano. Anzi. Ieri il presidente del Coni Malagò apre ad ampio raggio: «Sono romano fino al midollo ma l'unica cosa che mi interessa è portare un giorno le Olimpiadi in Italia. Nessun campanilismo quindi, deve vincere la città che ha le maggiori peculiarità». Il 3 ottobre è fossato l'incontro con Pisapia, il sindaco di Roma Marino e il governatore Maroni e da quel vertice uscirà probabilmente la candidatura italiana. Soddisfatto per ora Maroni che insiste nel pressing. L'apertura di Malagò arriva dopo l'incontro ieri con il governatore lombardo e quello del Piemonte Cota («l'evento a Milano avrebbe ricadute anche su Torino»). Anche se il Coni esclude un'eventuale ticket Milano-Torino anche per gli impianti, le regole imposte dal comitato internazionale olimpico sono tassative in questo senso. Ancora toni distensivi da Pisapia, «c'è un incontro già fissato a ottobre e lì valuteremo, la cosa più importante è si ragioni con responsabilità: non possiamo mettere in competizione due città italiane con il rischio che perda l'Italia».
L'assessore regionale allo Sport Antonio Rossi si porta avanti. E chiama in gioco anche i magnati Thorir che acquistando l'Inter potrebbero lanciarsi anche nella costruzione del nuovo stadio: «Facciano un impianto olimpico».
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