«Oltre a Sofocle e Tacito anche musica e stage»

Preside Di Mario, per il secondo anno consecutivo il liceo Carducci si conferma il migliore tra i classici, secondo solo all'istituto privato Sacro Cuore. Festeggerete il bel risultato?«Certamente, oggi stesso lo comunicherò ai ragazzi. È grazie al loro impegno se abbiamo ricevuto questo risultato. È un premio alla loro fatica. La bella notizia arriva alla viglia del nostro open day di sabato e devo ringraziare il corpo docente, stabile da tanti anni».Quali sono gli ingredienti per svecchiare la formula del liceo classico e renderlo più attraente?«Possiamo dire così: oltre che di Kant e Bacone parliamo anche di macro e micro economia e argomenti contemporanei. Per ora in incontri durante il pomeriggio, extra orario scolastico».Ci spieghi meglio. «Da noi vengono a fare lezione anche degli studenti della Bocconi o di altri atenei, vengono docenti universitari per spiegare le nozioni base dell'economia. Così rendiamo attuali anche certi temi portanti dei filosofi studiati sui libri». Quindi non esiste più il classico fatto solo di sgobboni tra Rocci e Castiglioni Mariotti?«I nostri ragazzi studiano anche teatro, musica e coro, critica musicale». Con le lingue straniere come siete messi?«Abbiamo degli stage. E poi ospitiamo ogni anno dei ragazzi americani che tengono lezioni in lingua. I ragazzi stanno metteranno in scena anche uno spettacolo teatrale in inglese. I genitori ci hanno chiesto anche di organizzare lezioni di tedesco e di cinese, ma per ora non possiamo farlo, il ministero non ci concederebbe i docenti». Riuscite ad accogliere l'invito della «buona scuola» e a organizzare stage per gli studenti?«A dire il vero lo facciamo già da 15 anni. Crediamo molto nell'alternanza scuola-lavoro. È una buona opportunità per i ragazzi». Dove organizzate gli stage?«Ad esempio, una nostra studentessa, ora diplomata, è stata all'istituto di ricerca Mario Negri. E lì, a sorpresa, ha capito qual è la sua vera passione. Nonostante la formazione classica, ora ha proseguito gli studi a indirizzo scientifico. Ha trovato la sua strada».

Insomma, la vita al liceo va ben oltre le cinque ore del mattino?«Di pomeriggio abbiamo anche gruppi di studio, un supporto per gli iscritti al primo anno. Vogliamo favorire il più possibile i rapporti, solidificarli. È questo il lievito che fa crescere la nostra famiglia». MaS

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