Cronaca locale

"Ora le scuse di chi lo ha oltraggiato"

Salvini attacca gli avvoltoi Pd. Il governatore: "Bis? Deciderò ma sono più sereno"

"Ora le scuse di chi lo ha oltraggiato"

Il tempo è galantuomo. La montagna di fango con cui il centrosinistra ha scaraventato sulla Regione impegnata (intanto) a proteggere i lombardi dal Covid sta crollando un pezzo alla volta. Ieri il governatore Attilio Fontana è stato prosciolto dall'accusa di frode in pubbliche forniture perchè il fatto non sussiste, non ci sarà nessun processo sul «caso camici», la fornitura di 75mila dispositivi affidata nell'aprile 2020 alla società Dama del cognato Andrea Dini e trasformata poi in donazione. Il Gup di Milano ha prosciolto anche gli altri 4 imputati, lo stesso Dini, Filippo Bongiovanni e Carmen Schweigl, ex dg e dirigente di Aria, e Pier Attilio Superti, vicesegretario generale della Regione. Fontana è ad un incontro con i sindaci a Clusone, in Val Seriana, quando i legali gli comunicano la notizia, «è felice e commosso» riferiscono Jacopo Pensa e Federico Papa. E lui più tardi in conferenza stampa conferma di essere «felice, innanzitutto per aver tolto un peso enorme a mia moglie e ai miei figli che hanno sofferto di più per le tante cattiverie dette sul mio conto. E condivido con tutti quei lombardi, e sono moltissimi, che mi hanno sempre sostenuto, la soddisfazione di vedere riconosciuta la mia onestà e la volontà di agire sempre, solo e comunque per il bene dei miei cittadini. Ho sempre avuto fiducia nella giustizia». La vicenda gli lascia «molta amarezza, soprattutto per le tante cattiverie dette nei miei confronti anche da parte di politici - dice -. Ma io sono sempre stato tranquillo». Pronto ad annunciare la ricandidatura? «Ho assunto l'impegno che quando deciderò convocherò una conferenza stampa. Oggi stiamo parlando dell'esito del mio processo» glissa.

Il leader della Lega Matteo Salvini esprime subito «grande gioia. Dopo mesi di fango e bugie sono stati restituiti onore e dignità a Fontana, alla Lega, alla Regione e a tutti i cittadini lombardi. Siamo ancora più determinati a lavorare per il bene del territorio e aspettiamo le scuse di tutti quegli esponenti di sinistra che per troppo tempo hanno insultato e oltraggiato una persona perbene, la Lega e le istituzioni lombarde». Non è un mistero che il rinvio a giudizio sarebbe stato un ostacolo alla ricandidatura, nelle ultime settimane si rincorrevano le voci di piani b, dalla vice Letizia Moratti all'assessore Guido Guidesi al ministro Massimo Garavaglia. Ora i bookmakers possono scommettere sulla campagna per il bis. Anche il sindaco Beppe Sala ne è convinto: sulla decisione del Gup «sono senz'altro contento dal punto d vista umano, poi non ho elementi per commentare - dichiara -. Penso che questo aggiungerà possibilità alla ricandidatura di Fontana». E «un abbraccio» al presidente arriva anche dalla leader Fdi Giorgia Meloni che aggiunge: «Non abbiamo mai avuto dubbi sulla correttezza del suo operato e questo proscioglimento finalmente ne è la conferma». Il presidente Fi Silvio Berlusconi è «una buona notizia per lui e la famiglia e per i lombardi trascinati in una polemica incomprensibile in un momento già molto difficile per loro. neanche il dramma Covid ha fermato giustizialisti e speculatori». Moratti rimarca «il lavoro mai venuto meno per il bene dei cittadini prosegue da oggi in modo ancor più incisivo».

Dopo anni di fango e richieste di dimissioni da Pd e 5 Stelle, il centrodestra si prendono la rivincita sugli sciacalli. «Chi ha cavalcato in maniera spregiudicata la vicenda per fare becera propaganda elettorale chieda pubblicamente scusa» afferma il capogruppo regionale di FiGianluca Comazzi. «Giustizia è fatta, anche se dopo due anni e mezzo di fango, insulti e bassezze, chi ha speculato ovrebbe chiedere scusa ma non succederà» sottolinea il coordinatore della Lega lombarda Fabrizio Cecchetti. E infatti i dem, che oggi speravano di accogliere la trasferta del segretario Enrico Letta a Milano per rilanciare il ddl Zan con tutt'altra notizia, provano a tenere il punto, anche se l'illusione di vincere la Lombardia nel 2023 si allontana. «Fontana è stato prosciolto sul pasticcio sui camici ma per me non cambia nulla - commenta l'eurodeputato Pd Pierfrancesco Majorino -. Il disastro politico che hanno combinato lui e la sua banda nella prima fase della pandemia rimane. Dobbiamo mandarli a casa».

Auguri.

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