Otto piazze e 230 nuovi alberi. Così via Padova cambia volto

Dal 19 aprile via al restyling su 2 chilometri di strada Marciapiedi più larghi, il tunnel diventa galleria d'arte

Otto piazze e 230 nuovi alberi. Così via Padova cambia volto

Otto nuove piazzette, oltre 230 alberi (interrati o in vaso), ventidue incroci messi in sicurezza, 35 attraversamenti pedonali in castellana per rallentare le auto. Sono i numeri del progetto di riqualificazione di via Padova che partirà il 19 aprile e in un anno e mezzo darà un volto nuovo al quartiere famoso per degrado e insicurezza. Il restyling interesserà 2 chilometri di strada tra via Arici e via Giacosa, metà via Padova. Con l'allargamento dei marciapiedi il Comune punta a renderla più attrattiva: nei prossimi giorni sarà presentato il progetto vincitore del bando Reinventing Cities che trasformerà anche piazzale Loreto quindi idealmente in futuro i milanesi che affollano corso Buenos Aires dovrebbero allungare la passeggiata fino ai bar all'aperto e i negozi di via Padova e dintorni. Il progetto è stato presentato dagli assessori alla Mobilità Marco Granelli e alla Partecipazione Lorenzo Lipparini con i tecnici e dal presidente del Municipio 2 Samuele Piscina. Il primo cantiere (dal 19 aprile a fine agosto) servirà a realizzare il parcheggio all'incrocio tra via Padova e via Anacreonte, poi si passerà al tratto tra via Giacosa e il tunnel (avvio lavori a fine giugno e fine prevista tra febbraio e marzo 2022). Qui si inserisce il progetto «Tunnel Boulevard» finanziato anche da Fondazione Cariplo: sul ponte ferroviario comparirà la scritta «Viapadovamondo», il tunnel che oggi è usato come discarica e dormitorio sarà ripulito e restituito al transito in sicurezza. Non sarà solo un attraversamento pedonale ma una galleria d'arte pubblica, in mostra opere di street artist che cambieranno due volte all'anno. La «fase b» dei lavori interesserà il tratto dal tunnel a via Anacreonte (da settembre/ottobre 2021 a maggio/giugno 2022) e si chiuderà con il tratto da Anacreonte verso la periferia (sei mesi di cantiere da inizio 2022). Via Padova secondo Granelli «non sarà più solo una strada da attraversare, con fatica, ma un luogo di vita per le persone e le attività commerciali. Miglioriamo la sicurezza stradale rallentando il traffico con le castellane». Niente piste ciclabili. Via Padova sarà inserita all'interno di una grande zona 30 che va da Loreto ai quartieri Adriano e Crescenzago. Sarà mantenuta la linea bus 56 lungo tutto il percorso. Una parte del progetto nasce da una proposta vincitrice del Bilancio partecipativo lanciato nel 2017. I marciapiedi allargati saranno valorizzati con cubetti di granito, per migliorare il fronte dei negozi, e l'ampliamento di spazi pedonali in alcuni incroci creerà le otto nuove piazze di quartiere. Saranno piantati 230 alberi (corbezzolo greco, ginkgo biloba e magnolie), in parte all'interno di contenitori di grandi dimensioni. Previste aiuole con sedute e piante in piena terra. La parte antistante la chiesa parrocchiale di San Giovanni Crisostomo e vicino all'anagrafe del Municipio 2 verrà resa più fruibile e riqualificata con più alberi, ampliata anche l'area pedonale davanti al liceo artistico Caravaggio all'incrocio con via Prinetti.

Il progetto definitivo, commenta il presidente leghista Piscina, «va a migliorare una situazione di degrado e abbandono, una riqualificazione che i cittadini chiedevano da tempo». La consigliera leghista Silvia Sardone e Riccardo De Corato (Fdi) ribadiscono però che «i cittadini di Padova chiedono sicurezza, il maquillage non basta».

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