Paga 232 euro per cinque ore di asilo nido

Un papà in Comasina: «Ci hanno permesso di inserire la bimba solo a fine settembre»

Paga 232 euro per cinque ore di asilo nido

Ha scoperto «con stupore» (per usare un eufemismo) di dover pagare 232,5 euro per cinque ore di inserimento all'asilo. Un papà della Comasina, Luca Zammarchi, nei giorni scorsi ha inviato un acceso reclamo al Comune. «Mia figlia - ricostruisce - è stata assegnata all'asilo nido di via Merloni 2. Ho scoperto di dover pagare metà del mese di settembre, quindi 232,5 euro, essendo noi una famiglia normale, dove entrambi fortunatamente lavoriamo e siamo quindi inseriti nella fascia massima di pagamento». A regime dovrà versare una retta pari a 465 euro. E il reclamo non riguarda nemmeno la spesa a servizio pieno, al privato dove ha mandato la piccola l'anno scorso doveva pagare almeno cento euro di più. Ma la struttura, per motivi organizzativi, «ci ha pianificato l'inserimento il giorno 25 settembre e in questi giorni i bimbi stanno facendo circa un'ora al giorno. Quidni perchè pagare metà retta per poco più di 5 ore durante le quali la bimba deve essere comunque affiancata da un componente della famiglia?». E già sul metodo avrebbe qualcosa da ridire, visto che la figlia era già iscritta a un nido, si è semplicemente trasferita in un'altra struttura e forse era già pronta a orari meno soft all'asilo. Zammarchi è un papà che ringrazia di avere una suocera a disposizione, sia fino al 25 settembre perchè le maestre lo hanno relegato all'ultimo turno e altri hanno dovuto pagare per la baby sitter, sia perchè la nonna ha potuto portare per 5 giorni la piccola al nido e si è risparmiato giorni di ferie. A questo aggiunge che «la struttura ha chiesto a tutti i genitori di portare tanto materiale: pannolini, salviette umidificate, fazzoletti. Significa che il Comune non ne fornisce a sufficienza».

Il capogruppo di Forza Italia Gianluca Comazzi provoca: «I milanesi si domandano come faccia il sindaco a trovare i soldi per riaprire i Navigli quando manca perfino la carta igienica negli asili. Le nostre scuole sono abbandonate». E per il consigliere azzurro del Municipio 9 Gabriele Legramandi «è l'ennesima dimostrazione dello stato di abbandono delle famiglieda parte del Comune.

È inaccettabile che l debbano procurarsi autonomamente il materiale per i figli nonostante paghino già la retta comunale. Come Municipio abbiamo segnalato queste difficoltà all'amministrazione centrale, ma non è mai cambiato niente. La considerazione dei Municipi è sempre scarsa».

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