Via le ordinanze. Forse. Anzi no. La giunta Pisapia ha fatto tutto da sola. Prima l'assessore al Commercio Franco D'Alfonso ha ipotizzato di lasciar scadere il 10 novembre i limiti orari per i locali nei luoghi della movida in vigore da giugno. Liberi tutti, dall'Arco della Pace ai Navigli, da corso Como-zona Garibaldi al Ticinese. I comitati si sono risvegliati subito, promettendo battaglia in piazza e nelle sedi legali per difendere il loro diritto al sonno. Il Comitato Pro Arco Sempione ha minacciato una denuncia per omissione di atti di ufficio contro Giuliano Pisapia, per la «mancata tutela della salute dei cittadini». Quasi la stessa reazione al Ticinese, dove i residenti si sono detti pronti ad occupare il quartiere. E a Palazzo Marino forse hanno iniziato a preoccuparsi. Bloccare le ordinanze significa inimicarsi i residenti, sul fronte opposto ci sono i commercianti, anche loro in agitazione. Giorni fa l'assessore D'Alfonso è stato già torchiato dai capigruppo della maggioranza e ieri l'argomento movida è stato affrontato in giunta, presente il sindaco Pisapia.
La linea condivisa: avanti con le ordinanze fino all'approvazione del nuovo regolamento sul Commercio, che è già approdato in commissione e dovrebbe andare in aula dopo il Bilancio. L'assessore vedrà i rappresentanti dei locali pubblici il 7 novembre ma la linea è fissata. Inutile, sostiene la giunta, complicarsi la vita con comitati e gestori. L'assaggio dei giorni scorsi è bastato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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