Nell'era dei social network, ti aspetti che il più grande museo di Milano, quello per cui i turisti si mettono in fila anche per tre ore, abbia un profilo Facebook, un'identità su Twitter. Ma così non è. Palazzo Reale non è on line. Racconta e ospita i più preziosi tesori del Novecento ma lì si ferma. Non fa il passo in più, quello per conquistare anche il nuovo secolo e sbarcare sul web.
E per questo finisce nella black list dei musei «senza profilo» assieme al Palazzo Ducale di Venezia, al Parco del Castello di Miramare di Trieste, al Parco di Capodimonte di Napoli, a Palazzo Pitti di Firenze, al Museo Centrale del Risorgimento e al Complesso del Vittoriano di Roma. Un'occasione persa. A rivelarlo è la lista di «The Art Newspaper» che elenca i cento musei più visitati al mondo dal 2012 grazie anche alla loro vocazione social. Tra questi anche 12 musei italiani, in testa Palazzo Strozzi di Firenze. Il museo fiorentino ha, infatti, sia un profilo Twitter (con 1.752 follower), che uno Facebook (7.808 'likè). In totale sono quattro gli altri musei del nostro Paese, inseriti nella top 100 che si sono dotati di almeno un account social. I più visitati (pur non essendo proprio italiani) sono i Musei Vaticani, presenti solo su Facebook, con 45.993 «mi piace».
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