PAOLA COLOMBO

PAOLA COLOMBO

Il maggiore dei due negozi di fiori di seta Suzuki ha chiuso i battenti in corso Magenta. Si parla addirittura di venti esercenti destinati alla stessa fine. Una morìa. «E’ nato un muro di Berlino in casa nostra, ma spero che sia abbattuto. In un mese e mezzo abbiamo raccolto diecimila firme contro l’area C. Per abrogarla dobbiamo arrivare a trentamila. Ce la faremo.
Chi vuole può venire a firmare anche da me» dichiara la dottoressa Paola Colombo della farmacia Boccacio - ex Bracco - nell’omonima strada. Le farmacie del centro sono tra i negozi più colpiti. «Per pulire Milano, non si deve punire Milano - continua -. L’assessore Granelli mi ha confermato che l’area C non obbedisce a una questione ecologica.
Intanto mamme e anziani patiscono ogni giorno un disagio per entrare. Senza contare cosa accade al di là dell’area. Vivo in via Pagano. La congestione del traffico è impressionante, come la puzza di smog. Inquiniamo la Milano di serie B, per favorire l’elite dei superbenestati che abitano in centro? Questa è una verità».
Ce n’è un’altra secondo Paola Colombo. «Il ticket è una tassa cammuffata.

Se il Comune ha bisogno di soldi, non credo che i milanesi avrebbero problemi. Per protesta continuo a tenere le luci spente di notte». Perchè Milano si sta spegnendo.
E si smorzerà se, come sembra, i confini dell’area saranno ulteriormente allargati dalla Giunta Pisapia.

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