Parisi a Maroni «Corri ma ora la Lombardia deve ripartire»

Alberto Giannoni

Stefano Parisi sosterrà la corsa di Roberto Maroni e dice sì al referendum sull'autonomia. Alla vigilia di una non consueta partecipazione a un evento leghista (la conferenza programmatica di Piacenza) il leader di «Energie per l'Italia» (e consigliere comunale di Milano) riprende in mano il capitolo del suo rapporto - non sempre idilliaco - con il Carroccio. Lo fa con un'apertura chiara al governatore attuale e al suo referendum, ma senza deleghe in bianco. Un sì ragionato: «Certo - ha detto ieri Parisi - dobbiamo sostenere Roberto Maroni e sostenere una compagine che dia chiaramente il senso del rilancio della regione che ha bisogno di ritrovare un percorso di sviluppo. Questi anni non sono stati così per motivi oggettivi. Per i prossimi è importante perché il ciclo economico potrebbe migliorare. Gli obiettivi che questa giunta si deve porte sono quelli di ridurre la pressione fiscale e la burocrazia in modo che i lombardi ritrovino la spinta per far crescere la nostra economia».

Stessa linea sul voto referendario di ottobre: «Questo è referendum consultivo, non cambierà le cose - spiega l'ex candidato sindaco - però bisogna essere chiari su un punto: riportare in Lombardia le tasse dei lombardi non vuol dire passare dall'alimentare

la spesa inefficiente dello Stato ad alimentare la spesa della pubblica della Lombardia, bisogna restituire queste risorse ai lombardi. Altrimenti si rischia di passare da una burocrazia più o meno efficiente all'altra».

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