Cronaca locale

Parrucchiere pusher di droghe sintetiche

Il 22enne aveva in casa anche Ghb, la «droga dello stupro»

Paola Fucilieri

Quello del parrucchiere più che un lavoro era una facciata, una copertura. E anche non particolarmente brillante visto che non è durata granché. I guadagni di un certo spessore un 22enne italiano residente a San Giuliano Milanese li faceva illegalmente, spacciando. Così è finito in manette in questi giorni grazie ai carabinieri della compagnia di San Donato Milanese. Che hanno scoperto come il ragazzo vendeva diverse droghe sintetiche - tutte in gran voga, tutte pericolosissime - che nascondeva nel vano del contatore della luce del suo appartamento di San Giuliano Milanese.

A casa i militari gli hanno trovato davvero di tutto: 49 pasticche di ecstasy, 60 grammi di ketamina, 21 grammi di Ghb (acido gamma-idrossibutirrico, sostanza conosciuta ai più come «droga dello stupro»), 25 grammi di shaboo. Le pasticche, in particolare, avevano una potenza differente che era indicata dalla forma e dal nome: si sa che molte di queste nuove droghe, per essere più smart (attraenti agli occhi dei ragazzi), riportano marchi molto conosciuti, ma che nulla hanno a che fare con la sostanza e i suoi principi attivi. Così le più «leggere» si distinguevano perché sopra avevano il marchio Tesla (come l'azienda di Elon Musk), poi c'erano le Donkey Kong (come il personaggio dei videogame di Mario Bros), le Tekashi69 (dal nome del giovane rapper americano arrestato nel 2018 per una serie di reati che rischiano di costargli 47 anni di carcere), e infine il simbolino della ricevitore telefonico di Whatsapp.

Il pusher è stato individuato dopo una serie di servizi di controllo nei locali di San Giuliano dove qualcuno ha parlato din quel pusher un po' insolito. Lui non pensava di essere scoperto e per lo scorso fine settimana aveva fatto «il pieno». I carabinieri ipotizzano che il parrucchiere volesse vendere le tante pastiglie trovate a casa sua ai ragazzi che sapeva sarebbero arrivati in frotte per partecipare al rave party svoltosi tra sabato e domenica in un capannone dismesso nel comune di Settala.

In effetti i partecipanti all'evento erano circa un migliaio, ma lui, il parrucchiere, era già in carcere.

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