Parte la Bit dai mille volti: viaggi e ricette di successo

Accanto ai vari stand rivolti a operatori e appassionati incontri con manager e cuochi

Paola FucilieriNon solo l'azienda, il marketing e quindi il profitto in sé e per sé. Tra approfondimenti e novità, per la prima volta al centro di questa 36esima edizione della Bit - l'ormai storica Borsa internazionale del turismo in programma per tre giorni a partire da giovedì (11-13 febbraio) a Fiera Milano a Rho - ci sarà la persona. Che si tratti di un buyer o di un operatore del settore, di un visitatore-viaggiatore, di un espositore, attraverso un ciclo d'incontri dieci relatori d'eccellenza scelti per approfondire tematiche legate principalmente alla propria esperienza (e non all'azienda di appartenenza) all'interno del contenitore dal nome emblematico - «Contaminazioni» - spiegheranno il segreto del loro successo in 45 minuti. Ad esempio Leonardo Costanzo, ceo di «Cova-Montenapoleone», rilevata dal gruppo Lvmh, racconterà la sua esperienza nella pasticceria e sviscererà il tema lusso-dolci; Antonio Guida, executive chef del Mandarin Oriental Hotel di Milano («una garanzia visto che è uno dei pochissimi artisti del food a non andare in tivù» lo ha descritto ieri Roberto Gentile, fondatore e partner operativo di Sage Executive Search) o Chiara Santamaria, blogger di Ma Che Davvero? ed esperta su tutto quel che significa viaggiare con dei bambini al seguito.Un appuntamento multiforme e multitasking quello di quest'anno, tra venditori internazionali (se ne attendono 1500), oltre 2000 aziende che incontrano i buyer in 60mila appuntamenti, 100 Paesi di cinque continenti ospiti e 100 blogger di settori merceologici che trasferiranno in tempo reale sulla rete il loro feedback sulla Bit e gli umori registrati all'interno dei padiglioni.Tra i visitatori-tipo a cui si rivolge questa Bit 2016 ci sono single e amici desiderosi di organizzare un viaggio; i futuri sposi che, tra l'altro, potranno godere dell'esperienza di Renée Strauss, famosa stilista di abiti da sposa, organizzatrice di matrimoni e stella del programma «Abito da sposa: Beverly Hills» in onda su Real Time nonché consulente per film come «Il matrimonio del mio miglior amico» con Julia Roberts e infine sportivi e appassionati di outdoor, ai quali è dedicata la prima edizione della Bit Run - la 10 chilometri organizzata il 13 febbraio a Milano con partenza dalla Montagnetta di San Siro e traguardo all'ingresso della Fiera di Rho, una maratona non competitiva organizzata in collaborazione con l'Ente del turismo della Thailandia che mette in palio tanti premi ad estrazione, tra i quali due viaggi a Phuket. Sempre per gli sportivi alla Bit 2016 si potrà andare a cavallo, nuotare in una vera piscina provando le mute in un percorso di discovery diving, allenarsi con un simulatore da golf e, infine, fare acquisti a prezzi speciali in un temporary store della catena «Decathlon» allestito per l'occasione.Corrado Peraboni, ad di Fiera Milano spa, per la Bit del futuro ha (come sempre del resto) un obiettivo ben preciso. E naturalmente ambizioso. «Vorremmo rilanciarla, riportandola all'attrattività del 2009, quando si estendeva per 52mila metri quadrati - ha spiegato ieri -. Vorremmo tornare a quelle dimensioni, con 160 Paesi presenti.

Per questo serve puntare sull'internazionalità, con un occhio di riguardo ai Paesi emergenti e recuperare quella componente digitale che negli anni si è persa. Già da questa edizione «ci aspettiamo una Bit più internazionale - ha concluso - che sia crocevia di mercati emergenti». E non a caso le due new entry sono Iran e Azerbaijan.

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