Patto con l’Udc in tre Comuni. Quasi fatta a Sesto

Patto con l’Udc in tre Comuni. Quasi fatta a Sesto

A poco più di due mesi dalle elezioni amministrative, che in provincia di Milano porteranno al voto 25 comuni (tredici dei quali oltre 15mila abitanti) gli schieramenti cominciano ad assumere una fisionomia più precisa. E, fra le novità politicamente più interessanti, potrebbe esserci un’alleanza Pdl-Udc nel centro più importante chiamato alle urne, quella Sesto San Giovanni in cui si dovrà misurare l’effetto sull’elettorato - storicamente di sinistra - del caso giudiziario che ha coinvolto Filippo Penati, a lungo sindaco e poi presidente della Provincia.
Il presidente provinciale dei centristi, Salvatore Papa, si limita a un sibillino «a Sesto è tutto da valutare», ma poi - dopo aver confermato che - ovviamente - dev’essere esclusa un’alleanza dell’Udc con la sinistra, ammette che le altre ipotesi sono tutte in campo. Il discorso con il Pdl, in realtà, sarebbe già avviato: i due partiti, insomma, si starebbero parlando eccome. Sono date in calo, invece, le quotazioni di un’alleanza che comprenda anche la Lega. Il Carroccio sembra aver scelto davvero una corsa solitaria con un suo esponente storico, l’ex senatore Celestino Pedrazzini.
In viale Monza, sede del Pdl, il caso Sesto sarà preso in esame in una riunione imminente con il coordinamento comunale. Non è escluso il ricorso alle primarie per la scelta del candidato migliore. Intanto in campo ci sono addirittura tre possibili «cavalli» su cui puntare: l’indipendente Massimo Milos, presidente dell’associazione Imprenditori Nord Milano e della Pro Sesto, la squadra di calcio locale e - come uomini di partito, facenti capo ad aree diverse - resta la disponibilità di Antonio Lamiranda e Franca Landucci, decisi però ad anteporre l’interesse del partito alla loro personale ambizione. A disposizione, dunque.
Ci saranno sicuramente le primarie a San Donato, altro centro importante che elegge il sindaco, mentre in altri due casi il coordinamento provinciale ha chiesto ai dirigenti locali di trovare la quadra nel corso della settimana pena - anche lì - la convocazione di primarie che taglierebbero la testa al toro risolvendo eventuali competizioni interne in nome dell’unità. I due Comuni sono Pieve Emanuele e Magenta.
Particolarmente significativo il caso di Magenta, dove si va verso una riedizione dell’alleanza storica «di centrodestra». Lo conferma ancora l’Udc, rappresentata in Consiglio e convinta a non rompere. Discorso analogo vale ad Abbiategrasso, dove i centristi vantano due consiglieri e un assessore, e anche ad Arese, dove il candidato sarà Gherardo Gherardi, primario in pensione, 68 ex Forza Italia oggi Pdl.
Negli altri Comuni l’Udc si sarebbe invece già sfilata da un possibile accordo, per cui le possibili alleanze del Pdl sono indirizzate verso la Lega, come a Melegnano, dove l’asse in Comune ha retto. Lì è il Carroccio che vuole consultare la sua base, chiedendo ai militanti se gradiscono confermarlo.
L’Udc ha invece intenzione di varare candidature autonome, o di Terzo polo o civiche, negli altri centri.

I nomi già decisi sono quelli di Cernusco sul Naviglio (Lorenzo Gaviraghi), Buccinasco (dato per certo Maurizio Arcieri), Garbagnate (qui il candidato è Giuseppe Lazzati), San Donato (dove si punta su Nicola Forenza) e Legnano (il candidato è Gianfranco Tripodi). Ancora da definire, infine, i nomi su cui punteranno i centristi a Pieve Emanuele, Senago e Melegnano. Ma dovrebbe trattarsi anche lì di una corsa solitaria.

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