Con 89 voti Pietro Bussolati è il nuovo segretario metropolitano del Pd. Il renziano lascia a 63 preferenze Arianna Cavicchioli e si aggiudica il ballottaggio tra i centosessanta esponenti del Pd titolari del diritto a decidere. A scegliere il segretario sono state poche decine di persone, dopo il testa al testa al primo turno tra il candidato renziano e la politica di lungo corso. I dubbi principali della vigilia riguardavano soprattutto l'entità della vittoria di Bussolati, che era risultato in vantaggio (33,4 contro 30,3%) all'appuntamento con i settemila tesserati. La prima fase della votazione, infatti, ha coinvolto tutti gli iscritti e non i soli delegati. Pietro Bussolati, 31 anni, bocconiano, segretario del circolo di Porta Venezia e dipendente Eni, già nel Comitato per Renzi, è considerato dai più l'uomo del rinnovamento, se non altro per l'età e per la mancanza di esperienze di segreteria. Arianna Cavicchioli, classe 1959, già sindaco di Rho, vice presidente del consiglio provinciale ai tempi di Filippo Penati, ha invece coagulato i bersaniani doc, gli ex penatiani e la Cgil: tra i supporter poteva contare su Maurizio Martina, Matteo Mauri e Onorio Rosati.
I delegati chiamati al voto sono centocinquantadue, a cui si aggiungono una decina di membri del comitato dei garanti. Ma non tutti si sono presentati alle urne. Non vota David Gentili, candidato sconfitto al primo turno ma non rassegnato al risultato: il consigliere comunale del Pd ha sollevato pesanti interrogativi sulla correttezza del voto e in particolare sui tesseramenti dell'ultima ora.
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