Il Pdl festeggia: «L’Italia s’è desta e Pisapia dorme»

Il Pdl festeggia: «L’Italia s’è desta e Pisapia dorme»

Festa dell’unità nazionale. Bandiere, coretti e la banda che intona l’inno di Mameli ma anche Va’ pensiero. «L’Italia s’è desta... e Pisapia dorme!». È lo slogan con cui ieri, ricorrenza dell’Unità d’Italia e giornata conclusiva delle celebrazioni per i 150 anni, un gruppo di rappresentanti e sostenitori del Pdl è sceso in piazza accompagnato dal corpo musicale di Crescenzago. Al centro dell’iniziativa, oltre ai festeggiamenti, anche la critica nei confronti di Palazzo Marino, colpevole, secondo gli esponenti Pdl, di non aver promosso alcuna iniziativa per ricordare il 17 marzo a Milano. Tra i partecipanti presenti in via dei Mercanti, anche il coordinatore nazionale del partito, Ignazio La Russa, che si è dichiarato «sorpreso che soltanto il Pdl a Milano abbia avuto il compito di ricordare che oggi è il 17 marzo. Dovrebbero farlo in molti, noi lo facciamo molto volentieri».
Critico anche il coordinatore cittadino, Giulio Gallera: «Il sindaco Pisapia è troppo impegnato a svendere le società comunali. Lo scorso anno la sinistra si è tanto scandalizzata per la mancanza della Lega, oggi scopriamo che era tutto strumentale». Secondo l’assessore regionale Romano La Russa, il fatto che non ci sia la Lega è meno grave: «La Lega non si riconosce più di tanto nel tricolore, ma nelle occasioni importanti c’è sempre stata. Non fa il doppio gioco come la sinistra».
Sarcastico il consigliere Pdl in Comune, Riccardo De Corato: «Forse in Comune non lo sapevano. Credo che l’Unità d’Italia interessi poco a Pisapia. Milano ha avuto anche le 5 giornate e forse questo qualcuno glielo ha comunicato, ma continua a dormire. Al contrario del Presidente della Repubblica che ha celebrato la fine delle manifestazioni per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia, il sindaco non ha ritenuto di indire nemmeno una iniziativa come hanno fatto non solo il Quirinale ma anche molti altri comuni. Ecco perché il Pdl si è mobilitato partendo con un corteo che, con la banda di Crescenzago in testa, ha protestato contro la mancanza del sindaco, nella citta delle 5 giornate». Il gruppo, sventolando il tricolore sulle note dell’inno nazionale, è poi partito in corteo attraversando piazza Duomo e la Galleria Vittorio Emanuele, fino a sciogliersi in piazza della Scala, proprio davanti a Palazzo Marino.


Il 17 marzo, pur non essendo festa nazionale, è stata proclamata dal governo solennità civile, per ricordare il giorno in cui è avvenuta la proclamazione del Regno d’Italia sotto Vittorio Emanuele II di Savoia. La giornata celebra così la prima pagina della storia unitaria dell’Italia.

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