La prima riunione del tavolo big del Pdl Lombardia si è svolta a pranzo, in una saletta riservata degli Orti di Leonardo, a Palazzo delle Stelline, ma ce ne saranno altre, due volte al mese, un lunedì ogni quindici giorni, per arrivare alle elezioni del 2010 conquistando terreno anche sulla Lega. «Ci siamo trovati per impostare la campagna elettorale» spiega il candidato, Roberto Formigoni.
Prima decisione: gazebo in piazza sabato 22 novembre per far partire la campagna di tesseramento al Pdl. Ci sono già le tariffe e cioè 20 euro per ladesione e 50 per lassociazione. Chi aderisce, avrà diritto di voto nelle iniziative future del partito; chi si associa, potrà sia votare che essere votato. E poi, già dal prossimo weekend, manifestazioni sulla caduta del Muro di Berlino in tutte le città della Lombardia.
Il Tavolo regionali si avvia con otto membri: accanto al presidente della Regione, Roberto Formigoni, e al coordinatore regionale, Guido Podestà, il vicario del Pdl lombardo, Massimo Corsaro, e poi il coordinatore nazionale, Ignazio La Russa, il ministro dellIstruzione, Mariastella Gelmini, il sottosegretario alle Infrastrutture, Mario Mantovani, i coordinatori cittadini, Luigi Casero e Maurizio Lupi (ieri assente giustificato dalla Maratona di New York).
Un gruppo di lavoro di cui fanno parte le varie anime del Pdl, messo insieme con lobiettivo di arrivare a decisioni il più possibile condivise, anche su questioni spinose come il listino e la legge elettorale. Sarà proposto lo sbarramento al 4 per cento e rivista la composizione del listino. Come commenta Corsaro, «è importante che non ci sia nessuno che possa dire: io non ero daccordo». Assente Gian Carlo Abelli. «Tre di area Cl sarebbero troppi» spiega Corsaro.
Durante lincontro si è parlato di alleanze, perché al centro dellattenzione ci sono i rapporti con la Lega e con lUdc. «La posizione di tutto il Pdl lombardo è che lUdc corra con noi se sarà alleata del Pdl in tutte le Regioni» riassume Formigoni, che spera ancora in un accordo complessivo in tutta Italia. Il Pdl locale non vede certo di buon grado unalleanza con lUdc che porterebbe via spazio nelle candidature e in giunta.
In discussione anche le fibrillazioni tra Pdl e Lega a Lecco e a Como. A Lecco la giunta a guida leghista è caduta, ed è arrivato il commissario, a causa delle dimissioni di ventuno consiglieri tra i quali cinque esponenti della maggioranza. Anche a Como si parla di elezioni anticipate.
Insomma, a livello locale la situazione è più complessa che a livello nazionale, dove i nodi sono in via di soluzione. Silvio Berlusconi, in unintervista che è unanticipazione del libro di Bruno Vespa, conferma il ticket tra Pdl e Lega: a un candidato del Pdl sarà legato un vice leghista. Ricetta buona anche per la Lombardia.
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